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Pippo Garbisa, bagnino dal 1949. È il più anziano d’Europa: “Ho salvato 60 vite e continuo a nuotare”

La storia di Benito Garbisa, conosciuto come Pippo, ha dell’incredibile: la più lunga carriera come bagnino e ancora tanta voglia di essere pronto ad aiutare i bagnanti.
A cura di Elia Cavarzan
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Pippo Garbisa
Pippo Garbisa

A rigor di logica, si tratterebbe del bagnino più anziano d'Europa. A novant'anni, Pippo Garbisa, vanta sessanta salvataggi in mare aperto e ancora la grinta per affrontare le onde ogni mattina a stile libero: "Continuo a nuotare, mi tengo in forma con un po' di palestra e l'orto di casa".

Residente al Lido di Venezia da una vita, Benito Garbisa, ma tutti lo conoscono come Pippo, ha conseguito il brevetto da bagnino nel lontano 1949 e ha svolto regolarmente la sua attività fino al 2015. "Ora, largo ai giovani, io ho dato", ci racconta mentre lo incontriamo all'Aereoporto Giovanni Nicelli al Lido di Venezia.

"Ho sempre fatto il bagnino, per tutta la vita", ci racconta, "lavoravo nella spiaggia di mio padre, la bagni Garbisa, una famiglia con 11 fratelli e sorelle, tutti impegnati sul litorale". Pippo Garbisa corre in bicicletta, ogni mattina va a nuotare al mare, si occupa dell'orto e lavora al gattile del Lido di Venezia.

"Nel corso della mia carriera come bagnino ho salvato sessanta persone", racconta con orgoglio mentre mostra tutte le medaglie di cui è stato insignito per atti eroici, generosità, valore civile. Ma ancor più delle medaglie, gli occhi di Pippo Garbisa raccontano la sua storia: "Quando si salva una persona ti viene un groppo alla gola e ti viene da piangere". Salvare vite per lui è stata la più grande missione della vita, più dei riconoscimenti e degli attestati.

"Una volta salvai due ragazzi", ricorda benissimo Pippo Garbisa, "uno immediatamente, l'altro dovetti recuperalo dal fondale. Un medico che passava di lì mi disse che non c'era nulla da fare ma io non ci credetti e mi diedi da fare. Fu portato all'Ospedale e alla sera era salvo. Quando il ragazzo si svegliò mi abbracciò e si mise a piangere".

Emozioni e sensazioni difficili da decifrare per chi non le ha vissute. Pippo Garbisa è bravo a trasmetterle ai suoi interlocutori. "Nuoto ancora bene, faccio palestra in taverna, ma non c'è più il fisico di un tempo"; conclude con una sonora ed allegra risata.

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