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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Pierina Paganelli, Louis Dassilva rinviato a giudizio per omicidio: il processo comincerà il 15 settembre

Louis Dassilva è stato rinviato a giudizio per l’omicidio di Pierina Paganelli, l’anziana morta accoltellata a Rimini nell’ottobre del 2023. Il gup ha fissato la prima udienza in Corte d’Assise per omicidio volontario e aggravato al prossimo 15 settembre alle ore 9.30.
A cura di Ida Artiaco
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Pierina Paganelli e Louis Dassilva
Pierina Paganelli e Louis Dassilva
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Novità importanti sull'omicidio di Pierina Paganelli, l'anziana uccisa il 3 ottobre del 2023 nel garage del comprensorio in via del Ciclamino a Rimini. Louis Dassilva, vicino di casa 35enne della vittima nonché ex amante della nuora della donna, Manuela Bianchi, è stato rinviato a giudizio.

La decisione è stata presa oggi dal giudice Raffaele Deflorio al termine dell'udienza preliminare rinviata e aggiornata tre volte per sciogliere le varie riserve sulle eccezioni preliminari presentate dalla difesa di Dassilva, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. Il gup ha fissato la prima udienza in Corte d'Assise per omicidio volontario e aggravato al prossimo 15 settembre alle ore 9.30.

Dassilva si trova in carcere dallo scorso luglio per l'omicidio Paganelli, a seguito dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Vinicio Cantarini. Il 35enne era stato appena iscritto nel registro degli indagati per l'assassinio della 78enne trucidata con 29 coltellate nel seminterrato di casa sua in via del Ciclamino il 3 ottobre 2023. A suo carico sono state riconosciute le aggravanti della crudeltà, dei futili motivi, della minorata difesa e della premeditazione. Se venisse condannato, rischierebbe l'ergastolo.

"Per Louis sono senz’altro momenti di tensione e non parteciperà poiché comunque si tratta di udienze molto tecniche, difficili da capire per lui. Perciò oggi resterà in carcere, consapevole che oggi è il primo momento in cui può dimostrare la propria innocenza", avevano detto questa mattina prima dell'udienza i legali di Dassilva, Fabbri e Guidi. Per gli inquirenti, Dassilva decise di uccidere la pensionata nel timore che scoprisse la relazione extraconiugale che lo legava alla nuora Manuela Bianchi, cercando di proteggere se stesso e il suo matrimonio con Valeria Bartolucci oltre che per difendere la Bianchi da eventuali ire della suocera e del marito.

"Prendo atto della decisione del gup Deflorio. E non aggiungo altro se non ribadire la mia assoluta fiducia nel corso e nel lavoro della legge affinché l’assassino di Pierina venga definitivamente assicurato alla giustizia", è stato il commento di Manuela Bianchi una volta appresa la notizia del rinvio a giudizio di Dassilva, come riporta Il Resto del Carlino.

"Come abbiamo detto, dall'inizio dell'indagine abbiamo collaborato attivamente con la Procura, portando elementi ritenuti utili, dubbi, richieste e incontrando sempre la massima disponibilità degli Inquirenti, che non hanno trascurato neppure il minimo dettaglio, vagliando ogni pista anche quando l'esito avrebbe potuto rimettere in discussione lunghi mesi di lavoro, nel pieno rispetto dei diritti dell'indagato (oggi imputato). Per questo oggi siamo sereni del fatto che questo rinvio a giudizio poggia sulla base di un'indagine accurata e di un'accusa meditata. Ricordiamo che, oltre al riferito di Manuela Bianchi (che trova riscontro in numerosi elementi esterni, dei quali la perizia fonica è soltanto uno) dagli atti di indagine emergono oltre 35 elementi di colpevolezza a carico di Dassilva, che oggi sono stati ripercorsi in aula e hanno determinato il rinvio a giudizio dell'imputato. Dopo la riforma Cartabia il rinvio a giudizio racchiude una valutazione in termini di ragionevole previsione di condanna, quindi prendiamo atto con favore del risultato di oggi e attendiamo l'imminente apertura del dibattimento, prevista per il prossimo 15 settembre", è il commento dell'avvocato Monica Lunedei, che assiste i figli della vittima.

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