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Piano scuola 2021, come si tornerà in classe a settembre tra mascherine e vaccinazioni Covid

Via libera di Regioni ed enti locali al piano scuola predisposto dal Ministero dell’Istruzione su indicazione del Comitato tecnico scientifico. Nel testo sono indicate le misure che dovranno essere osservate per il ritorno in presenza in classe a settembre con la massima sicurezza: dai vaccini per personale e studenti al distanziamento alle mascherine, ecco le regole da seguire.
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A cura di Ida Artiaco
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Dopo giorni di trattative, è finalmente arrivato l'ok da Regioni ed enti locali al piano scuola predisposto dal Ministero dell'Istruzione su indicazione del Comitato tecnico scientifico. La sfida per il prossimo anno scolastico, si sottolinea, è quella di assicurare a tutti, anche per quanto rilevato dal Cts, lo svolgimento in presenza delle attività, il recupero dei ritardi e il rafforzamento degli apprendimenti. Il Cts conferma che la vaccinazione "costituisce, ad oggi, la misura di prevenzione pubblica fondamentale per contenere la diffusione della Sars-Cov-2". Per garantire il ritorno alla normalità, dunque, è essenziale – si legge – che il personale docente e non docente, su tutto il territorio nazionale, assicuri piena partecipazione alla campagna di vaccinazione, così come anche i più giovani, in particolare per gli studenti di età superiore ai 12 anni per i quali è stato già approvato l'uso dei vaccini Pfizer e Moderna.

Distanziamento e uso delle mascherine

Tra le altre misure consigliate, si legge nel documento, il distanziamento rimane una di quelle centrali per ridurre il rischio di trasmissione del virus in ambito scolastico. Deroghe non possono essere effettuate laddove non si possa fare uso delle mascherine chirurgiche o di comunità, e non FFP2, e in particolare nelle mense e nei locali adibiti a tale uso, dove per il consumo di cibi e bevande la mascherina chirurgica non può essere utilizzata. Si raccomanda poi, laddove possibile, di osservare una distanza di due metri nella zona interattiva della cattedra e tra insegnante e studenti. In altre parole, laddove non può essere rispettato il distanziamento, deve essere previsto l'obbligo di mascherina. I bambini sotto i sei anni di età possono continuare ad essere esonerati dall'uso di dispositivi di protezione delle vie aeree. In vista della ripresa della frequenza scolastica, non appare necessario, secondo quanto evidenziato dal Cts, effettuare test diagnostici o screening preliminari all'accesso a SCUOLA ovvero in ambito scolastico. Rimangono, di converso, confermate le ordinarie procedure di gestione dei casi, come di consueto, in collaborazione con le Autorità sanitarie territorialmente competenti.

Sicurezza nelle mense e cura degli ambienti

Secondo il piano scuola appena approvato, le misure di sicurezza da adottarsi in occasione della somministrazione dei pasti nelle mense scolastiche e negli altri spazi simili impongono l'uso della mascherina da parte degli operatori. La somministrazione potrà quindi avvenire nelle forme usuali e senza necessariamente ricorrere all'impiego di stoviglie monouso. Si conferma la necessità di assicurare il rispetto delle ordinarie prescrizioni di distanziamento durante la consumazione del pasto e nelle fasi di ingresso e uscita dai locali dedicati alla refezione, nonché le pratiche di igienizzazione personale. Ancora, si suggerisce, ove necessario, di organizzare i pasti con turnazione per mantenere il distanziamento fisico e ridurre l'affollamento dei locali. Si conferma anche la necessità di far areare i locali e sanificare quotidianamente gli ambienti.

Educazione fisica e palestre: attività divise per colori delle Regioni

Per quanto riguarda le attività didattiche di educazione fisica/scienze motorie e sportive all'aperto, il Cts non prevede in zona bianca l'uso di dispositivi di protezione da parte degli studenti, salvo il distanziamento interpersonale di almeno due metri. Al chiuso invece è raccomandata l'adeguata aerazione dei locali. Per lo svolgimento dell'attività motoria sportiva nelle palestre scolastiche, il CTS distingue in base al "colore" con cui vengono identificati i territori in relazione alla diffusione del contagio. In particolare, nelle zone bianche, le attività di squadra sono possibili ma, specialmente al chiuso, dovranno essere privilegiate le attività individuali. In zona gialla e arancione, si raccomanda lo svolgimento di attività unicamente di tipo individuale.

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