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News sui carabinieri arrestati a Piacenza

Piacenza, carabiniere arrestato si vantava col figlio 11enne di aver pestato un “negro”

“Ne ha prese… in Caserma, amore! distrutto … colava il sangue, il sangue gli colava da tutte le parti” sono le parole con cui uno dei carabinieri arrestati a Piacenza addirittura si vantava con la compagna e il figlioletto di 11 anni delle sue azioni senza nascondere percosse e violenze gratuite.
A cura di Antonio Palma
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La spavalderia e l'assoluta sicurezza di alcuni carabinieri arrestati di essere sempre  la di sopra della legge, è quanto emerge dalle carte dell'operazione Odysseus che ha portato al sequestro della caserma Levante di Piacenza e all'arresto di 6 carabinieri per arresti illegali, spaccio di droga, pestaggi ed estorsioni. In diverse intercettazioni, ora finite agli atti dell'inchiesta, alcuni dei militari indagati si vantano spudoratamente delle loro azioni. In una di queste si sente uno dei carabinieri che addirittura si vantava con la compagna e il figlioletto di 11 anni delle sue azioni senza nascondere percosse e violenze gratuite. Come scrivono gli inquirenti nell'ordinanza di arresto, L'uomo "aveva modo di raccontare anche al figlio un particolare dell’operazione di servizio eseguita il giorno precedente, ossia l'essersi ferito per correre dietro a un soggetto da lui indicato con il dispregiativo di “negro".

"Figa, ieri mi sono fatto un male… ho preso un piccolo strappo…perché ho corso dietro a un negro" dice il carabinieri al piccolo. " A specifica richiesta del bambino, si rammenta di soli 11 anni, il padre precisava, quasi a motivo di vanto, che tutti gli operanti avevano picchiato l’uomo di colore" scrivono i giudici. “L’hai preso poi?… Gliele avete date?… chi eravate?… chi l'ha picchiato?” chiede il piccolo e il padre gli risponde: “Eh, un po' tutti”.

Con la stessa enfasi il carabiniere raccontava alla sua compagna alcune fasi dell’arresto di un altro uomo, presunto spacciatore, senza risparmiare nemmeno a lei particolari violenti dell'accaduto. "Minchia, questo c’ha fatto penare, cazzo! Mamma mia… mamma quante mazzate ha pigliato, mamma mia!…" racconta il militare come si legge dalle trascrizioni delle intercettazioni. "Abbiamo aspettato là dieci minuti… questo è uscito… siamo riusciti a bloccarlo, figa, amore, non parlava, non parlava… però io sapevo che era lui… e ha preso subito due-tre schiaffi… figa, ne ha prese, amore; ne ha prese… in Caserma, amore! distrutto … Amore, colava il sangue, il sangue gli colava da tutte le parti, sfasciato da tutte le parti, non parlava. Un ragazzino del novantasei. Non ha detto “A ”, amo, credimi che ne ha prese, ne ha prese" raccontava il militare.

Poi alla domanda della compagna se il fermato fosse stato in possesso di sostanza stupefacente, l'uomo rispondeva di averne rinvenuta una quantità scarsa e come scrivon i giudici "ribadiva quante botte aveva rifilato al malcapitato e che il reale obiettivo era quello di appropriarsi di parte dello stupefacente da rivendere nella piazza di spaccio piacentina"

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