Petizione contro Buffon, Siffredi e Bisio, volti del gioco d’azzardo
Cos'hanno in comune Claudio Bisio, Gianluigi Buffon e Rocco Siffredi? Sono i destinatari di una petizione sponsorizzata dal sito change.org e scritta da un uomo affetto di ludopatia negli anni scorsi. Si chiama Francesco Fiore ed ha indirizzato una missiva ai tre personaggi perché "colpevoli" di essere stati i volti di aziende che fomentano e provocano vicende come la sua, quella di un uomo che a causa di una malattia vera e propria ha dilapidato tutti i suoi beni ed ha, in pratica, rovinato tutta la sua vita, perdendo affetti e persone care:
La lettera dell'uomo affetto da ludopatia
Mi chiamo Francesco Fiore e sono un ex giocatore patologico, che è uscito dalla dipendenza di slot machine, videolottery, gratte-e-vinci e poker online solo dopo aver toccato il fondo. A causa di questa malattia ho dilapidato tutti i miei risparmi, ho chiuso l’attività che gestivo dal 1999 e soprattutto ho rovinato una famiglia felice, la mia". Dunque Francesco chiede a Bisio, Buffon e Siffredi di "fare una scelta" e di "impegnarsi a non sponsorizzare più il gioco d'azzardo e a condividere questa presa di posizione sui loro canali social. Probabilmente lo hanno fatto senza sapere che certi giochi possono indurre a comportamenti compulsivi e creare dipendenza patologica, come è successo a me e come succede a molte persone
L'appello finale
E quindi Francesco continua denotando come la ludopatia è un business che il ministero della Salute ha determinato essere una delle cause di dipendenza patologica: "La mia era una continua sfida, dovevo recuperare i soldi che avevo già perso e così continuavo a giocare. Il gioco mi ha fatto perdere interesse per il mondo reale per un lungo, buio periodo. Di fronte al gioco non riuscivo più a ragionare. E’ difficile rendersi conto di essere malati ed è ancora più difficile uscire dalla dipendenza". Ecco quindi l'appello finale a Bisio, Siffredi e Buffon: "Io adesso non gioco più, e voi? Postate su facebook e Twitter la vostra foto con l'hashtag, ditelo anche voi: #ionongiocopiù".