Pescara, l’ex arcivescovo Francesco Cuccarese offrì un conto allo IOR per riciclare denaro

L'ex arcivescovo di Pescara-Penne e Caserta monsignor Francesco Cuccarese è indagato per tentato riciclaggio in un'inchiesta della Procura di Brescia le cui indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza. Come spiega CasertaNews, il religioso è coinvolto in un'indagine che ha scoperto una maxi evasione fiscale, da mezzo miliardo di euro, con 22 persone arrestate ed 86 indagati a piede libero. In base a quanto emerso Cuccarese – 90enne di Matera – avrebbe garantito la possibilità di aprire un conto allo Ior, la Banca Vaticana. Su quel conto si sarebbero potuti soldi guadagnati illecitamente dal gruppo criminale. L'uomo è indagato in stato di libertà.
Stando a quanto rivela Brescia Today secondo gli investigatori l’organizzazione offriva servizi tributari “illeciti” attraverso centinaia di società “di comodo” (sia nazionali che estere) e prestanomi. L'obiettivo principale, hanno spiegato gli investigatori, era la produzione di crediti fittizi (da utilizzare indebitamente in compensazione) e di fatture per operazioni inesistenti. Tali “servizi” venivano poi venduti tramite una rete di distribuzione. I “colletti bianchi” individuavano i soggetti a cui piazzare i loro “prodotti” attingendo tra gli imprenditori loro clienti che volevano abbattere le imposte. Nella maggior parte dei casi gli utilizzatori finali dei fittizi crediti d'imposta erano all'oscuro del meccanismo fraudolento.