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Perché nel 2007 non fu analizzato il tampone di Chiara Poggi e ora non si procederà come per Yara Gambirasio

“Ignoto 3” sul tampone orale di Chiara Poggi è stato trovato a distanza di 18 anni. Ma perché non è stato analizzato il tampone durante le analisi del 2007 e si è aspettato tutto questo tempo?
A cura di Giorgia Venturini
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Spetta ai giudici della Corte di Cassazione decidere se riaprire il giallo di Garlasco o assolvere in via definitiva Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007. Lui, unico imputato, non sarà presente.
Chiara Poggi.

Si cerca "Ignoto 3" nella indagini sul delitto di Garlasco. Si indaga per capire se da quel profilo si può risalire a nome e cognome, ma non sarà facile. Questo perché l'ipotesi più probabile è che non sia il DNA del killer di Chiara Poggi ma di qualcuno che avrebbe contaminato la garza – quindi il famoso tampone orale della vittima – durante l'autopsia. E se così fosse la contaminazione sarebbe facilissima perché – stando a fonti di Fanpage.it – basterebbe un semplice contatto a mani nude sulla garza. E c'è forse un'unica certezza al momento: quella che il profilo genetico maschile è stato individuato su una garza non sterile quando venne utilizzata. Ecco quindi che sorge spontanea una domanda: bisognerebbe recuperare il DNA di chiunque sia passato dalla sala dove è avvenuto l'esame autoptico? Sì e non solo.

Perché, sempre come spiegano fonti di Fanpage.it, potrebbe trattarsi anche del materiale genetico di un cadavere analizzato precedentemente. Motivo per cui potrebbe essere impossibile risalire a Ignoto 3. E qui sorge anche un'altra domanda: perché questo "ignoto 3" è stato trovato a distanza di 18 anni e non durante le analisi del 2007?

Perché nel 2007 non fu analizzato il tampone orale di Chiara Poggi

Sempre stando a fonti di Fanpage.it, di prassi non si procede a questo tipo di approfondimento specifico sul tampone nella bocca della vittima a meno che la ragazza non abbia subito una violenza sessuale. In caso diverso sarebbe improbabile trovare il DNA dell'assassino nella bocca della vittima. Si deve tenere conto che non è stato trovato neanche il DNA di Alberto Stasi sul tampone di Chiara Poggi e i due si sarebbero baciati almeno la sera prima. Ma le tracce in questo caso non restano. Ecco quindi perché nel 2007 non fu necessario procedere con tutti gli accertamenti sul tampone della bocca di Chiara.

Inoltre, sul tampone orale sarebbe stato trovato il DNA del killer se la vittima lo avesse morso, ma ci sarebbe dovuto essere – stando a fonti di Fanpage.it – almeno (e anche) una traccia di sangue. "Se Chiara Poggi avesse morsicato il suo killer avremmo trovato molto più materiale genetico maschile nella sua bocca. La mano sulla bocca lascia segni che sono inequivocabili", aveva inoltre precisato a Fanpage.it Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi.

Qual è la differenza con "Ignoto 1" di Yara Gambirasio

Su "Ignoto 3" non si sta procedendo come nel caso di "Ignoto 1" per il delitto di Yara Gambirasio. Nel caso dell'omicidio della ragazza di Brembate era stato trovato un DNA completo sull'intimo e quindi su una parte del cadavere inusuale. Così si procedette a fare tamponi a "tappeto" per cercare il nome e cognome di "Ignoto 1". Si risalì così a Massimo Bossetti. Ora invece per trovare l'identità di "Ignoto 3" si sta procedendo a recuperare il DNA di persone mirate: ovvero chi faceva parte del giro ristretto di conoscenze di Chiara, dei compagni di liceo di Sempio, dei suoi amici e degli amici di Marco Poggi. Oltre che a tutte le persone che passarono dalla sala in cui venne eseguita l'autopsia.

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