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Per mesi timbra il cartellino e lascia l’ospedale, arrestato medico a Bisceglie: “Rientrava solo a fine turno”

Arrivava in ospedale, timbrava il cartellino e se ne andava subito dopo, rientrando giusto in tempo per registrare la fine del turno. Un sistema che sarebbe andato avanti per mesi, anche per i turni notturni e pomeridiani. Per questo un dirigente medico dell’ospedale di Bisceglie, provincia di Barletta-Andria-Trani, è stato arrestato per truffa aggravata e false attestazioni.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Arrivava in ospedale e timbrava il cartellino, faceva il passaggio di consegne con i colleghi del turno precedente e, subito dopo, se ne andava. Rientrava giusto in tempo per registrare la fine del turno. Un sistema che sarebbe andato avanti per mesi, anche per i turni notturni e pomeridiani.

Per questo un dirigente medico dell'ospedale di Bisceglie, provincia di Barletta-Andria-Trani, è finito agli arresti domiciliari con le accuse di truffa aggravata e false attestazioni.

Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, l’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani e affidata alla Polizia di Trani, sarebbe scattata dopo una segnalazione interna. Sarebbe stato infatti riferito che l'indagato, dal novembre dello scorso anno, avrebbe trascorso pochissime ore in corsia.

"Dopo aver timbrato il cartellino e aver effettuato il passaggio di consegne con i colleghi del turno precedente – spiegano gli investigatori – si allontanava dall'ospedale" tornando "poco prima della conclusione del turno di servizio o se contattato telefonicamente" dai colleghi che ne richiedevano la presenza in sala operatoria.

Gli agenti impegnati nell'accertare le responsabilità del dirigente lo hanno pedinato e anche quando i poliziotti hanno eseguito l'ordinanza cautelare il medico aveva timbrato e stava lasciando la struttura ospedaliera.

Secondo quanto accertato dagli agenti del commissariato di Trani, coordinati dalla Procura, l'uomo avrebbe, "senza soluzione di continuità", timbrato il cartellino per poi abbandonare il posto di lavoro. Sarebbe tornato, come già detto, solo in situazioni di emergenza e al termine del turno.

Ora le indagini stanno andando avanti perché la Procura vuole capire se ci siano stati eventuali danni all’operatività del reparto e capire se altri episodi analoghi siano passati inosservati.

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