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Notizie sulla detenzione di Patrick Zaki in Egitto

Patrick Zaki, confermata la custodia cautelare: altri 45 giorni per l’attivista

Confermata la custodia cautelare per Patrick Zaki, l’attivista egiziano in carcere da più di un anno con l’accusa di propaganda sovversiva su internet. Lo studente dell’Università degli Studi di Bologna dovrà restare in carcere per altri 45 giorni. L’appello di Amnesty International Italia: “Il governo italiano condanni l’accanimento nei suoi confronti”
A cura di Gabriella Mazzeo
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La custodia cautelare in carcere per Patrick Zaki, l'attivista egiziano in carcere in Egitto da ormai più di un anno, è stata rinnovata per altri 45 giorni. Lo ha comunicato la sua legale, Hoda Nasrallah. L'avvocata ha detto di essere riuscita a ottenere la notifica dell'esito dell'udienza svoltasi domenica da alcuni cancellieri. Zaki si trova attualmente nel carcere a Tora, al Cairo con l'accusa di propaganda sovversiva su internet. 

Nella giornata di ieri, la legale di Zaki ha affermato di non sapere per quanti altri giorni sarebbe stata prolungata la custodia cautelare. "Un altro rinnovo, l'ennesimo, della tortura per Zaki – ha scritto su Twitter il deputato del Pd, Filippo Sensi -. Il governo italiano deve mettere in campo tutto quello che può per liberare l'attivista da questo incubo. Il Parlameto ha parlato, ora tocca all'esecutivo". Per l'udienza di Zaki  i diplomatici delle ambasciate di Italia, Regno Unito e Usa hanno depositato una comunicazione scritta per segnalare l'interesse verso questo caso e la volontà di assistere alle udienze. I diplomatici, infatti, così come persone esterne al tribunale egiziano, non possono più accedere alle aule. Secondo alcune indiscrezioni, la rappresentanza italiana sarebbe all'opera per sensibilizzare le altre ambasciate internazionali sul caso dell'attivista egiziano in carcere senza processo da più di un anno.

L'appello di Amnesty International Italia

Sull'ultimo rinnovo si è espressa anche Amnesty International Italia. Il presidente Riccardo Noury ha lanciato un appello tramite l'Ansa. "Quanto fatto finora – spiega – è davvero poco. Chiedo al governo italiano di condannare il grave accanimento nei confronti di Patrick e di usare questi 45 giorni per fare tutte le pressioni necessarie sull'Egitto. Finora il nostro Paese si è limitato a mandare osservatori alle udienze e puntualmente il Tribunale nega loro l'accesso all'aula. I parlamentari che hanno votato alla Camera e al Senato per la cittadinanza italiana all'attivista incalzino il governo Draghi e chiedano di agire con fermezza".

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