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Papeete Beach devastato dal maltempo in Romagna: “Ci vorrebbero ora quelli che rompono per il caro lettini”

Tra gli stabilimenti più colpiti dal violento maltempo in Romagna c’è anche il Papeete Beach. Il suo proprietario: “Ha devastato la spiaggia: ho ombrelloni rotti, gazebo, tende rotte, è stato molto impegnativo. Ci vorrebbero adesso quelli che rompono per il caro lettini”.
A cura di Giorgia Venturini
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Dopo il violento maltempo delle ultime ore sulla Romagna si contano i danni. Tra i paesi più colpiti anche Milano Marittima dove le raffiche di vento hanno raggiunto i 100 chilometri all'ora. Lettini ed ombrelloni sono volati via travolgendo anche alcune auto parcheggiate. E tra gli stabilimenti più colpiti c'è anche il Papeete Beach. Per il proprietario Massimo Casanova, nonché eurodeputato leghista, è tempo della conta dei danni: "È stata una botta grossa".

Il forte temporale si è abbattuto all'alba di oggi 24 agosto. Tra le aree più colpite ci sono sicuramente i paesi di Milano Marittima e Cervia. "Ha devastato la spiaggia: ho ombrelloni rotti, gazebo, tende rotte, è stato molto impegnativo. Abbiamo tutti gli uomini in campo, oggi siamo aperti, stiamo lavorando", spiega Casanova all'Ansa. E poi aggiunge: "Ho tutti gli uomini al lavoro". Infine tiene a precisare: "Ci vorrebbero adesso quelli che rompono per il caro lettini, che non c’è stato. Ma non servirebbero a niente, sono come i burocrati di Bruxelles".

Non solo gli stabilimenti, anche gli altri cittadini della zona hanno dovuto fare i conti con cantine e garage allagati. Senza contare le auto travolte dai pini: nelle aree pubbliche di Milano Marittima sono caduti 265 alberi, come spiega il Comune di Cervia. "La situazione sta tornando velocemente alla normalità – aggiunge il primo cittadino Mattia Missiroli -. Si chiede alla popolazione di non attivare droni o oggetti volanti in quanto sono in volo i droni dei vigili del fuoco per i rilievi".

Intanto le spiagge sono già tutte aperte e operative mentre prosegue senza sosta il lavoro delle autorità competenti e dei volontari per il completo ripristino delle aree coinvolte. Insomma, in poco tempo la maggior parte dei turisti sono tornati in spiaggia.

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