Papa: “La maledizione più brutta è non avere lavoro, basta precari in Vaticano”

"Oggi la maledizione forse più brutta che c'è è non avere lavoro" perché "il lavoro ci dà la dignità ed è la sicurezza del lavoro a darci la dignità". Così oggi Papa Francesco si è rivolto ai dipendenti della Santa Sede riuniti appositamente nella Sala Nervi del Vaticano per gli auguri di Natale prima della pausa natalizia. "Io non voglio dire i nomi ma sui giornali li troverete. Oggi ho visto sui giornali due ditte importanti, qui in Italia, sono a rischio ma per salvare la ditta si deve razionalizzare il lavoro, cioè congedare 3-4mila persone. Questo è molto brutto perché si perde la dignità" ha spiegato Bergoglio nel suo discorso a braccio ai dipendenti vaticani, assicurando che anche nella Santa Sede si metterà fine alla piaga del precariato.
"Io non voglio lavoro nero in Vaticano", ha sottolineato infatti il Pontefice durante l'udienza, aggiungendo: "Vi chiedo scusa se questo ancora c'è, il famoso articolo 11 che è un articolo valido per una prova, ma una prova di uno o due anni, non di più". "Così come ho detto che non si deve lasciare nessuno senza lavoro, cioè congedarlo, a meno che non ci sia un altro lavoro fuori per sua convenienza o che ci sia una accordo con la persona, così dico che dobbiamo fare in modo qui dentro perché non ci siano lavori in nero e lavoratori precari" ha insistito Bergoglio faccendone anche una questione personale.
"È un problema di coscienza per me perché non possiamo predicare la Dottrina sociale della Chiesa e fare queste cose che non vanno bene qui. Si capisce che bisogna provare una persona, ma un anno o due, e fermiamoci lì. Ma in nero niente" ha ribadito il Papa ai dipendenti vaticani, concludendo: "Voi aiutatemi, aiutate anche i superiori, quelli che lavorano per il Governatorato a risolvere questi problemi della Santa Sede, i lavoratori precari perché ce ne sono alcuni. Aiutate i superiori a finire con le situazioni non regolari".