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Omicidio Paolo Stasi a Francavilla Fontana

Paolo Stasi ucciso a 19 anni sull’uscio di casa, è svolta: indagati 19enne e 17enne incensurati

Per l’omicidio del 19enne Paolo Stasi nel registro degli indagati sono finiti un 19enne, che sarebbe l’autore materiale del delitto, e un 17enne che lo avrebbe accompagnato in motorino e poi atteso dopo l’agguato e per il quale procede la Procura dei minori di Lecce.
A cura di Antonio Palma
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Il 19enne Paolo Stasi sarebbe stato ucciso a sangue freddo sull’uscio di casa sua, a Francavilla Fontana, per uno sgarro a un altro giovane ragazzo, suo coetaneo e incensurato come lui. È questa la pista che stanno seguendo gli investigatori coordinati dalla Procura di Brindisi che stanno indagando sul mistero del giovane ucciso a colpi di pistola nel pomeriggio del 9 novembre scorso in via Occhibianchi, alla periferia della città pugliese.

Dall’analisi dei filmati registrati dalle telecamere di sicurezza presenti in zona, che non hanno immortalato il momento degli spari ma quelli successivi della fuga, gli inquirenti dei carabinieri infatti hanno stabilito che il diciannovenne è stato vittima di un vero e proprio agguato messo in atto da due giovanissimi come lui.

Nel registro degli indagati infatti sono finiti un 19enne, che sarebbe l’autore materiale del delitto, e un 17enne che lo avrebbe accompagnato in motorino e poi atteso dopo l’agguato e per il quale procede la Procura dei minori di Lecce.

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Per arrivare a loro, gli investigatori per settimane hanno lavorato a ritmo serrato su quei pochi fotogrammi e sui contatti che la vittima ha avuto nei giorni precedenti l’omicidio, per risalire a quelle ombre e quegli abiti.

Dalle analisi del cellulare di Paolo e dei computer, infatti, è emerso che il pomeriggio dell’agguato alla vittima sarebbe stato teso un tranello dai due giovani. Per questo sarebbe stato Stasi ad aprire la porta agli autori del crimine, che lo hanno freddato con due colpi, di cui uno in pieno petto rima di dileguatisi per le vie limitrofe.

Paolo Stasi alle 18 di quel 9 novembre era sulle scale si casa sua come se fosse in attesa di qualcuno quando gli hanno sparato con una pistola di piccolo calibro.

Al momento gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sei dettagli dell’intera vicenda, compreso il presunto movente visto che nei confronti degli indagati non sono scattate misure cautelari. L’ipotesi di reato è quella di omicidio volontario in concorso, aggravato della premeditazione e dei futili motivi.

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