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Palpeggiava le pazienti stordite dai farmaci: infermiere arrestato in ospedale dai carabinieri

Il 39enne è stato raggiunto dai miliari dell’arma proprio sul luogo di lavoro a Cittadella e condotto in carcere a Padova. L’indagine a carico dell’infermiere era partita nel maggio scorso in seguito alla denuncia di una delle presunte vittime, paziente dell’ospedale.
A cura di Antonio Palma
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Approfittando della temporanea incoscienza delle pazienti sottoposte a farmaci mentre erano ricoverate, avrebbe abusato di loro palpeggiandole nelle parti intime. È  la pesante accusa nei confronti di un infermiere 39enne in servizio all'ospedale di Cittadella, nel Padovano, arrestato dai carabinieri e condotto in carcere.

Nei confronti dell'uomo, infatti, è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare da parte del gip di Padova su richiesta della locale Procura per i reati di violenza sessuale aggravata e plurima.

Il 39enne è stato raggiunto dai miliari dell'arma proprio sul luogo di lavoro e condotto in carcere a Padova. I fatti contestati all'uomo sarebbero avvenuti nel corso di mesi e avrebbero avuto come vittime almeno tre donne ricoverate nella struttura ospedaliera veneta tra 2021 e 2022.

L'indagine a carico dell'infermiere era partita nel maggio scorso in seguito alla denuncia di una delle presunte vittime, paziente dell'ospedale padovano. La donna, anche se stordita dai farmaci, si era resa conto che quell'uomo la palpeggiava e aveva segnalato l'accaduto.

La donna ha raccontato di essere stata palpeggiata in più occasioni dallo stesso infermiere mentre era sotto effetto di farmaci.

Le successive indagini dei carabinieri, però, hanno stabilito che non si sarebbe trattato affatto di un caso isolato ma che almeno altre 3 donne dal giugno 2021 sarebbero state molestate dallo stesso uomo.

L'Ulss 6 Euganea da cui dipende l'ospedale di Cittadella dove l'uomo lavorava, ha precisato di essere stata già informata dell'indagine e della segnalazione della donna e che per questo era attivo già un procedimento disciplinare nei confronti dell'uomo.

L'infermiere era stato sospeso in un primo momento e poi riassegnato ad un'altra unità operativa dello stesso ospedale, non a contatto con il pubblico, dove è stato arrestato mercoledì.

"Nutro la massima fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine, che ringrazio. L'Azienda sanitaria aveva già attivato il procedimento disciplinare e segnalato i fatti all'autorità giudiziaria. Nei confronti dell'interessato erano stati adottati i provvedimenti previsti dal contratto nazionale di lavoro" ha spiegato Paolo Fortuna, direttore generale dell'Ulss 6 Euganea.

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