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Palermo, violentata da bambina a 19 anni denuncia lo zio con foto e video degli abusi

Un uomo di Palermo è stato rinviato a giudizio per aver ripetutamente violentato la nipote dagli 8 ai 14 anni: l’uomo, fratello della madre della ragazza, è stato denunciato dalla vittima all’età di 19 anni, dopo aver saputo che sarebbe stato scarcerato per una vecchia condanna per estorsione.
A cura di Davide Falcioni
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Un uomo di Palermo è stato rinviato a giudizio per aver ripetutamente violentato la nipote dagli otto ai 14 anni: l'uomo, fratello della madre della ragazza, dovrà essere sottoposto a un processo e per lui potrebbero spalancarsi le porte del carcere. Come se non bastasse l'imputato ha da poco finito di scontare una pena per estorsione al carcere Pagliarelli. La vicenda è venuta a galla quando si è prospettata la possibilità che lo zio scontasse parte della sua pena residua, ai domiciliari, proprio nella casa del quartiere Noce di Palermo in cui vivono la sorella con la figlia oggi diciannovenne, ovvero la vittima. La giovane, che fino a quel momento ha mantenuto il più assoluto silenzio, ha a quel punto deciso di denunciare gli abusi sessuali subiti per sei anni, dall'età di 8 anni a quella di 14. La ragazza si è quindi rivolta ad un legale, l'avvocato Antonio Terranova, che oggi rappresenta la parte civile nel processo.

L'avvocato Terranova ha raccolto le dettagliate testimonianze della sua assistita e anche materiale che ha convinto i giudici ad approfondire, in sede processuale, la condotta dello zio: tra le prove infatti ci sono fotografie e video girate durante gli abusi, che la diciannovenne è riuscita a recuperare ed ha prodotto agli atti delle indagini. Le immagini, dal contenuto inequivocabile, dopo essere state raccolte dalla parte civile hanno permesso di avvalorare il racconto della ragazza, suffragato poi anche dalla confessione dell'uomo nel corso dell'incidente probatorio che si è svolto alla presenza di una psicologa. La prima udienza del processo si svolgerà a ottobre.

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