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Padre mette in vendita il voto per avere un accompagnatore sullo scuolabus

L’uomo, residente a Schiavi di Abruzzo, chiede soldi per recuperare i fondi necessari a pagare un accompagnatore sullo scuolabus dei piccoli che ogni giorno devono fare sedici chilometri per andare a scuola.
A cura di Antonio Palma
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Elezioni: Padre mette in vendita il voto per avere un accompagnatore sullo scuolabus

Nessuno si fa carico di potenziare il servizio scuolabus del suo piccolo comune, così un padre di Schiavi di Abruzzo in provincia di Chieti ha pensato di vendere il suo voto in queste elezioni politiche 2013 per raccogliere i fondi necessari allo scopo. I bambini dell'asilo e delle elementari di Schiavi di Abruzzo non hanno più una scuola in paese e per questo ogni giorno devono percorrere  otto chilometri all'andata e altrettanti al ritorno con lo scuolabus per andare a Castiglione Messer Marino, ha spiegato il genitore. Il problema è che per mancanza di fondi il servizio del Comune dispone solo dell'autista che ovviamente non può occuparsi anche dei bambini, ecco allora il voto utile del papà di un piccolo utente messo in vendita per ottenere denaro e pagare un accompagnatore. "Il ricavato sarà girato al Municipio che così potrebbe pagare l'accompagnatore" ha spiegato l'uomo perché "Solo vendendo il mio voto sarà davvero utile ai bambini". "La politica serve a risolvere i problemi dei cittadini, giusto? Allora, quale candidato è interessato a voler risolvere il problema degli scolari di Schiavi di Abruzzo?" ha chiesto l'uomo.

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