Padre e figlio morti nella voragine a Valdagno, 6 indagati: la Procura ipotizza l’omicidio colposo

Una voragine che ha distrutto un ponte e una famiglia. Venti giorni fa crollava il Ponte dei Nori a Valdagno, in provincia di Vicenza, una tragedia in cui persero la vita Leone e Francesco Nardon, padre di 64 anni e figlio 21enne travolti dal fiume Agno. I due stavano viaggiando a bordo di una Fiat Ulisse ed erano diretti verso la città per dare una mano ai soccorritori della Protezione Civile alle prese con il forte maltempo.
Questa mattina il Procuratore della Repubblica vicentino Lino Giorgio Bruno ha effettuato un sopralluogo nell'area interessata. Al suo rientro è stato diramato un comunicato stampa, in cui rende nota l'ipotesi di reato: si tratta di omicidio colposo plurimo. Per ora gli indagati sono sei, ma i loro nomi non saranno rivelati prima che vengano depositati i documenti di notifica. Alla guida delle indagini il pubblico ministero Cristina Carunchio, la quale sarà tenuta a scegliere un consulente.

Nel frattempo, i carabinieri hanno messo sotto sequestro la struttura danneggiata e l‘automobile dei due uomini, prelevata dai vigili del fuoco qualche giorno dopo l'incidente.
Gli inquirenti hanno anche requisito le immagini delle telecamere comunali, che hanno ripreso il crollo del ponte e costituiscono, dunque, elementi preziosi per ricostruire la vicenda. Un dettaglio altrettanto importante per la prosecuzione delle indagini è quanto riferisce il quotidiano Il Giornale di Vicenza: secondo quanto riportato dalla testata locale, il viadotto era già caduto a cavallo del 15 e 16 maggio del 1905. In quel caso, a provocare il crollo fu un'esondazione del torrente: un particolare che la dice lunga sulla pericolosità dell'area in alcune circostanze atmosferiche e sull'insufficiente manutenzione della struttura, che è costata la vita a due uomini, pronti a dare se stessi per aiutare il prossimo.