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Padova, trapianto di cuore numero mille: “Garantiamo cure complicate nonostante il coronavirus”

A Padova l’azienda ospedaliera festeggia il trapianto di cuore numero mille. “In altre occasioni avremmo festeggiato in modo diverso, ma vogliamo far sapere che il nostro ospedale sta garantendo anche le cure più complicate. Nonostante il coronavirus continuiamo a fare circa 180 interventi chirurgici al giorno”, così il direttore generale Luciano Flor.
A cura di Susanna Picone
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Gino Gerosa, direttore del centro di cardiochirurgia dell'Azienda ospedaliera di Padova
Gino Gerosa, direttore del centro di cardiochirurgia dell'Azienda ospedaliera di Padova

Nonostante l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di coronavirus sono molti gli ospedali in Italia che proseguono la loro attività di trapianto. E una bella notizia arriva da Padova, dove giovedì scorso è stato effettuato il trapianto di cuore numero mille. Trentacinque anni dopo quel primo trapianto di cuore effettuato a Padova, proprio in questi giorni di emergenza Covid-19 l'azienda ospedaliera della città festeggia l'intervento numero mille. "Abbiamo tagliato questo traguardo in piena emergenza coronavirus", ha sottolineato il direttore generale Luciano Flor. "In altre occasioni avremmo festeggiato in modo diverso, ma vogliamo far sapere che il nostro ospedale sta garantendo anche le cure più complicate. Per un trapianto, infatti, occorre mobilitare un ospedale intero. Nonostante il coronavirus continuiamo a fare circa 180 interventi chirurgici al giorno".

Trapianti di cuore a Padova, il primo intervento nel 1985

Il primo trapianto di cuore a Padova è stato eseguito nel 1985. Tra il 13 e il 14 novembre il cardiochirurgo Vincenzo Gallucci impiantò un cuore nuovo al "paziente zero" d'Italia, Ilario Lazzari, un falegname di trentotto anni di Vigonovo poi deceduto 7 anni dopo di Aids. "Rendersi conto dell'eredità raccolta in tanti anni di lavoro è stato emozionante, per noi è un grosso riconoscimento", le parole di Gino Gerosa, direttore del centro di cardiochirurgia "Gallucci" dell'Azienda ospedaliera di Padova, che ha guidato l'équipe del trapianto numero mille. Il paziente è un uomo sopra i 50 anni e sia lui che il donatore erano entrambi negativi al coronavirus.

I complimenti di Zaia: "In Veneto organizzata bene la sanità"

La notizia del trapianto di cuore numero mille a Padova e i complimenti al professor Gerosa sono arrivati anche da parte del governatore della Regione Veneto, Luca Zaia. “Una buona notizia: il prof Gerosa della cardiochirurgia del Centro Gallucci per i trapianti dell’ospedale di Padova, ha fatto il millesimo trapianto di cuore. Oltre il coronavirus, in Veneto abbiamo organizzato bene la sanità”, aveva detto Zaia venerdì nel corso del punto stampa presso la Protezione Civile a Marghera.

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