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Padova, con la moto contro furgone: Piergianni muore a 17 anni. Il papà: “Gliel’avevo regalata io”

Incidente ieri a Padova in via Andrea Cesalpino: un ragazzo di 17 anni, Piergianni Cesarato, è morto dopo essere finito rovinosamente sull’asfalto in seguito allo scontro tra la sua moto e un furgone. Secondo una prima ricostruzione di quanto successo la vettura gli avrebbe tagliato la strada. Il dolore del papà: “È tutta colpa mia che gli ho regalato la moto, era la mia vita”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Un drammatico incidente stradale si è verificato ieri pomeriggio a Padova, nel corso del quale ha perso la vita un ragazzo di soli 17 anni. Si chiamava Piergianni Cesarato, figlio di una nota famiglia di imprenditori nel settore tessile della zona: secondo una prima ricostruzione di quanto successo un furgone gli avrebbe tagliato la strada mentre era a bordo della sua moto, una Yamaha 125 nera, all’altezza dell’incrocio con via Andrea Cesalpino. L'impatto tra i due mezzi è stato talmente violento, che il ragazzo è stato sbalzato dalla sella della moto finendo sull'asfalto dopo un breve volo. Sul posto sono subito accorsi i soccorsi, i sanitari del 118 hanno provato a rianimare Piergianni per circa mezz'ora ma alla fine non c'è stato nulla da fare.

Il dolore di Nicola Cesarato, padre di Piergianni e titolare della Gicipì, azienda di maglieria e intimo a Sarmeola di Rubano,  che una volta arrivato all’incrocio con via Cesalpino ha sfogato tutta la sua rabbia urlando: "È tutta colpa mia che gli ho regalato la moto, era la mia vita, voglio morire". Poco dopo insieme alla moglie è stato colto da un leggero malore e sono stati accompagnati in ospedale per accertamenti. Tanti i messaggi di cordoglio pubblicati sui social per Piergianni, grande amante del basket, che aveva anche praticato con la maglia dell'Ardens Padova. Intanto, motocicletta e furgone sono stati posti sotto sequestro per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Dai primi accertamenti sembra che il ragazzo stesse procedendo a velocità moderata. L'improvviso ostacolo che gli si è materializzato davanti sarebbe risultato fatale: non gli ha dato il tempo di tentare una manovra disperata. Il conducente del furgone, un operaio di 47 anni che rischia di finire sul registro degli indagati con l'accusa di omicidio stradale, è stato portato negli uffici della Stradale in via Acquapendente dove è stato sentito fino a tarda notte per capire come sia realmente avvenuto l'incidente.

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