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Padova, cenone odissea per una famiglia: “Rifiutati dai ristoranti perché abbiamo due figli”

Un uomo, una donna e i loro due figli hanno faticato non poco per riuscire a prenotare il cenone di capodanno a Padova. Ogni volta che telefonavano a un ristorante si sentivano rispondere che i bambini sarebbero stati un problema perché avrebbero fatto confusione. Solo una pizzeria ha accettato di accoglierli.
A cura di Davide Falcioni
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Una vera e propria odissea. E' quella vissuta e raccontata da Emanuele Compagno, un uomo di Venezia che due sere fa voleva trascorrere il capodanno a Padova insieme alla sua famiglia ma si è visto "discriminato solo perché con noi c’erano i nostri figli di 7 mesi e tre anni". Pare che proprio la presenza dei piccoli sia stata un non piccolo problema. L'uomo infatti ha iniziato a organizzarsi con largo anticipo ma già all'inizio di dicembre si sarebbe sentito rispondere da alcuni ristoratori che non gradiva la presenza dei bambini durante il cenone. "‘Abbiamo dei bambini' è una frase che può metterti fuori. È successo a Padova, ma credo sia così un po’ dappertutto, purtroppo. Noi, genitori di due bambini, uno di tre anni ed una neonata di sette mesi, ci siamo sentiti penalizzati in molti ristoranti. L’Italia è l’ultima nazione al mondo per tasso di natalità. Un dramma che ci sta rubando il futuro e di fronte al quale le istituzioni sono silenti. Un record negativo, dato anche da una certa mentalità che va ribaltata. Si parla tanto di aiutare le famiglie e poi siamo i primi ad essere discriminati".

Compagno ha raccontato a Il Mattino: "Ci siamo mossi a prenotare per Capodanno fin da inizio dicembre. In alcuni ristoranti, quando dicevamo che avevamo figli, ci veniva risposto che per noi non c’era posto. Il timore è che i nostri bambini ‘facessero confusione'. In un’altra situazione abbiamo chiesto di prenotare, ci hanno detto più volte di richiamare con scuse sempre diverse per poi dirci che il locale non aveva più posto. Guarda caso, però, un gruppo di nostri parenti senza bambini subito dopo ha chiamato e ha potuto prenotare. In altri ristoranti la presenza del bambino con seggiolone, che beve solo il latte al seno, veniva fatta pagare a prezzo intero, il prezzo del cenone, circa 80 euro".

La famiglia è riuscita a prenotare dopo non poche peripezie: "Solo in alcuni locali abbiamo potuto farlo e i bambini sono stati ben accettati. In particolare voglio ringraziare una pizzeria di Prato della Valle, a gestione giovane e dinamica, per la loro massima disponibilità".

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