Omicidio Yara, soccorso alpino: “i cani molecolari sono affidabili”

"I cani molecolari sono assolutamente affidabili nella ricerca e soccorso, ma l’interpretazione e la sintesi finale spettano all’uomo". Parole di Piergiorgio Baldracco, presidente nazionale del soccorso alpino. Una presa di posizione che arriva a distanza di qualche giorno dalla tesi diametralmente opposta sostenuta dal pm, Letizia Ruggeri in riferimento ai "bloodhound", appunto i cani che puntarono, immediatamente nelle prime ore dopo la scomparsa della ragazza, al cantiere di Mapello poco distante dalla palestra frequentata da Yara. A riprova di quanto sostenuto Il pm ja inserito nel fascicolo articoli di giornale sulla sparizione di Laura Winkler, la ragazza di 13 anni di Brunico (Bolzano), poi ritrovata in un burrone nella Valle di Anterselva. In quel caso, scrive Il Giorno: ” i tre cani hanno fiutato le tracce della ragazza di Brunico fino ai bordi della strada provinciale, all’altezza di un hotel chiuso, alla località Bagni di Salomone. Ma Laura Winkler non era transitata di lì. Il suo corpo giaceva invece in un crepaccio da dove è stata recuperata con il verricello di un elicottero.”
Oggi la replica del Soccorso alpino: "Pur trattandosi di un'attività di ricerca effettuata in scenari non di stretta competenza del Soccorso alpino e speleologico, la Direzione nazionale, su specifica richiesta delle autorità, aveva deciso di impegnare le proprie unità cinofile nel caso della scomparsa di Yara Gambirasio, garantendo il massimo impegno e qualità operativa" Aggiunge il presidente: "Nonostante l'assoluta preparazione dei conduttori e nonostante il rigido e faticoso iter formativo e certificativo ai quali sono sottoposti anche i cani, gli stessi possano sbagliare traccia, quindi l'obiettivo del ritrovamento, per motivazioni tecniche e ambientali più diverse".
La "bocciatura" dei cani molecolari porterebbe alla richiesta di archiviazione per Mohamed Fikri, il manovale marocchino indagato per favoreggiamento nell'inchiesta sulla morte di Yara.