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Omicidio Yara: “La moglie di Bossetti pagata per le interviste”

Come accaduto per i parenti di Veronica Panarello, la donna accusata dell’omicidio di suo figlio Lorys, anche Marita Comi avrebbe accettato, seppur tormentata, dei soldi da riviste e trasmissioni tv per parlare della vicenda di suo marito Massimo Giuseppe Bossetti.
A cura di Susanna Picone
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Anche Marita Comi, la moglie di Massimo Giuseppe Bossetti, avrebbe accettato dei soldi in cambio di interviste sul caso di suo marito, il muratore di Mapello unico indagato per l’omicidio di Yara Gambirasio. È il quotidiano “L’Eco di Bergamo” a scriverlo, ricordando anche la vicenda della madre e della sorella di Veronica Panarello, la mamma e presunta assassina del piccolo Andrea Lorys Stival. Le parenti della Panarello avrebbero accettato di farsi intervistare sul caso del bambino ucciso a Santa Croce Camerina in cambio di grosse somme di denaro e più o meno lo stesso avrebbe fatto Marita Comi. Stando alle intercettazioni di cui scrive “L’Eco di Bergamo”, riviste e trasmissioni tv avrebbero sborsato migliaia di euro per ottenere servizi esclusivi e interviste dalla moglie del muratore di Mapello.

L’intercettazione in carcere tra Bossetti e la moglie – È il 13 dicembre 2014 e Bossetti sta parlando in carcere con Marita. Il colloquio è intercettato. I coniugi parlano delle loro difficoltà economiche dovute all’arresto del muratore e alle ingenti spese legali che devono sostenere. Il quotidiano scrive che si evince chiaramente che la moglie di Bossetti ha accettato di farsi intervistare dietro compenso economico. Col marito si lamenta anche della tassazione elevata sul lordo: “Sai quanto mi hanno dato? Diciassette, dei 25 che erano, ottomila euro tutto di tasse… trattenute…”, protesta Marita. La donna poi continua: “Questa qua di Matrix me li hanno già tirati giù e mi hanno dato diciassettemila e sei, quello di Gente me ne hanno dati venti, erano venticinque, me ne hanno dati venti e dovrò pagare io duemila e qualcosa, quando faccio la dichiarazione, capito!”. Bossetti, da parte sua, parlava di “tutto guadagno” e le consiglia di far preparare all’avvocato una lettera di sollecito di pagamento.

Marita convinta per le difficoltà economiche – Dalle carte sarebbe emerso che Marita accetta di farsi intervistare ma lo fa non senza tormento interiore, pressata da più parti e in qualche modo indotta dalla difficile situazione economica della sua famiglia. Tormenti e pressioni che sarebbero ad esempio emersi in una conversazione intercettata il 23 settembre 2014: la cognata è al telefono con suo marito (fratello di Marita) e fa rifermento a un’intervista tv da registrare nei giorni successivi e che Marita ha detto “che non vuole farlo perché non se la sente”. Il fratello cerca di far ragionare le due donne dicendo che altrimenti non ci sarebbero più soldi per le spese legali. “O vuoi dargli una mano a Massi – è quanto avrebbe detto il fratello di Marita – oppure no, non ci sono storie (…) questa qua è un’occasione, prendi i soldi e basta”. “Se eri Berlusconi non la facevi, ma dato che non siamo Berlusconi come famiglia, sarà il caso di tirar su in tutte le maniere possibili”, così ancora avrebbe tentato di convincere la sorella.

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