video suggerito
video suggerito

Omicidio Silvia Gobbato: fermato un uomo con problemi mentali

Il giallo di Udine: fermato un uomo con un coltello da cucina sporco di sangue. Al vaglio degli inquirenti ci sono i minuti prima del ritrovamento del cadavere.
A cura di Biagio Chiariello
29 CONDIVISIONI
Immagine

AGGIORNAMENTO: Fermato un uomo – Potrebbero essere ad una svolta  le indagini sull'omicidio di Silvia Gobbato, la giovane praticante ammazzata in un boschetto nel comune di Pagnacco in provincia di Udine mentre faceva jogging con un amico. I carabinieri del nucleo di Udine che si occupano del caso hanno fermato questa mattina un uomo di 36 anni con problemi mentali residente a Pozzuolo del Friuli, trovato in possesso di un coltello da cucina sporco di sangue mentre vagava senza meta con gli abiti sporchi di sangue. L'uomo, già seguito dal Centro di salute e igiene mentale, è stato portato nella caserma di viale Trieste a Udine per accertamenti, la sua posizione è attualmente al vaglio degli investigatori.

100 mila euro di taglia proposti da un imprenditore di Milano (titolare di un compro oro nel capoluogo lombardo) a chiunque fornisca informazioni utili per prendere il killer di Silvia Gobbato, 28 anni, uccisa mentre stava facendo jogging sulla “ippovia” a Udine con l'amico e coetaneo Giorgio Ortis, unico indagato per ora. Il procuratore Antonio Biancardi  cerca di calmare gli animi, di evitare una inutile caccia alle streghe: “Al momento non ci sono indizi tali da portare all’incriminazione di nessuno. Non c’è alcun indagato in senso stretto. E dunque non è assolutamente il caso di puntare il dito su nessuno. Anzi, siamo ancora in alto mare. Ci sono molte tracce da verificare, sia sul posto sia in altri luoghi che abbiamo controllato. Una cosa è certa: in relazione a questo grave fatto non lasceremo nulla di intentato. Chi ha agito è un vigliacco che non merita alcuna attenuante”.

Sul fronte delle indagini, gli inquirenti vogliono passare al vaglio i minuti prima del ritrovamento del cadavere. In particolare, l'attenzione è su quei 38 minuti che separano le ore 13.10, quando Silvia e Giorgio sono stati visti insieme per l’ultima volta, alle 13.48, quando è stato dato l’allarme. 38 minuti nei quali la vittima ha corso da sola. I due ragazzi avevano cominciato insieme, ma "io ero andato avanti perché correvo più veloce” ha spiegato in sua difesa Ortis. Si erano dati appuntamento 40 minuti più tardi alla panchina vicino a dove avevano parcheggiato, proprio dove inizia la stradina. Ma la Gobbato non ci è mai arrivato. Va detto, però, che dalla Procura spiegano che Ortis è stato indagato come "atto dovuto" e per permettere alcuni accertamenti anche a sua tutela.Le indagini sono puntate anche alla ricerca del coltello, l'arma del delitto. Per questo l'area del Cormor è stata setacciata con un metal detector.

29 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views