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Ultime notizie sull'omicidio di Pierpaolo Panzieri

Omicidio Pierpaolo Panzieri, slitta a lunedì l’autopsia. Il killer: “Parlerò davanti al giudice”

È slittata a lunedì prossimo l’autopsia sul corpo di Pierpaolo Panzieri, il 27enne ucciso nel suo appartamento a Pesaro. Intanto, il presunto killer, Michael Alessandrini, fermato in Romania, si sarebbe limitato a dire: “Parlerò davanti al giudice”.
A cura di Ida Artiaco
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Continuano le indagini sulla morte di Pierpaolo Panzieri, il 27enne trovato senza vita nel suo appartamento a Pesaro martedì scorso, ucciso da almeno 13 coltellate di cui una alla gola.

Per avere informazioni più chiare, bisognerà aspettare gli esiti dell'autopsia, che è stata slittata a lunedì prossimo: l'esame era infatti fissato per ieri pomeriggio ma con la cattura del presunto killer, Michael Alessandrini, è stato necessario rinviarla per consentire all'indagato di nominare un difensore e un consulente che possa prendere parte all'analisi.

Alessandrini è stato fermato in Romania, precisamente in Transilvania, dove era fuggito subito dopo l'omicidio a bordo dell'auto del padre e con i soldi che aveva sottratto alla nonna.

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In tasca la polizia locale gli ha trovato il cellulare di Pierpaolo. Al momento si è limitato a dire "Parlerò dentro…", rispondendo in inglese a una giornalista di una tv locale romena mentre veniva portato dalla polizia davanti al giudice della Corte d'appello di Timisoara per ricevere, tra le altre cose, la notifica del mandato di cattura internazionale per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e da crudeltà.

Per il rimpatrio di Alessandrini occorrerà attendere almeno una ventina di giorni, vale a dire il tempo necessario per permettere agli inquirenti italiani di inviare atti e documenti di indagine.

"Mi vergogno di lui e sono combattuta se vorrò mai più rivederlo. Deve pagare fino in fondo per quello che ha fatto. Me l‘hanno detto all’età di un anno e mezzo che soffriva di deficit cognitivi. Ma noi della famiglia non abbiamo colpe. Se potessi morire al posto di Pierpaolo lo farei. Era l’unico amico che cercava di aiutarlo", ha detto la madre del presunto assassino intervistata ieri a La Vita in Diretta su Rai 1.

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La donna ha anche ricordato che quando le maestre del figlio alle elementari "mi dicevano che era una mosca bianca, all’inizio pensavo: perché le mosche devono essere tutte nere? Ma adesso dico che magari fosse stato una mosca nera come tutti gli altri".

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