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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Omicidio Pierina Paganelli, iniziato l’incidente probatorio sul video: il ruolo di Dassilva e le prossime fasi

Martedì 26 novembre è iniziato l’incidente probatorio per stabilire chi è l’ignoto che la sera del 3 ottobre 2023 è stato ripreso dalla telecamera della farmacia San Martino e che potrebbe aver assassinato Pierina Paganelli. “Verranno fatti ‘sfilare’ sia il vicino di casa che il nostro assistito”, ha spiegato a Fanpage.it Riario Fabbri, il legale di Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio della 78enne.
A cura di Eleonora Panseri
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Pierina Paganelli e Louis Dassilva
Pierina Paganelli e Louis Dassilva
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"I periti si sono riuniti e hanno valutato se è possibile replicare o meno, in maniera che si avvicina il più possibile alla realtà, le condizioni del 3 ottobre, del giorno in cui passa l'ignoto. Pensano di riuscire a fare una riproduzione discretamente fedele e di individuare le eventuali problematiche".

Lo ha spiegato a Fanpage.it l'avvocato Riario Fabbri, che insieme al collega Andrea Guidi difende Louis Dassilva, l'unico indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli. La 78enne è stata uccisa con 29 coltellate a Rimini il 3 ottobre 2023 e trovata morta nel garage della sua abitazione di via del Ciclamino. Il 34enne è stato arrestato il 16 luglio e si trova in carcere.

Ieri, martedì 26 novembre, è iniziato l'incidente probatorio per stabilire chi è l'ignoto che la sera del delitto è stato ripreso dalla telecamera della farmacia San Martino e che potrebbe aver assassinato l'anziana.

"Si passerà poi alla seconda fase, quella del vero e proprio esperimento giudiziale che avverrà intorno al 15 dicembre, è stato messo come range tra il 14 e il 19. In quel momento verranno fatti "sfilare" sia il vicino di casa che l'indagato, e penso anche altre persone, le modalità operative verranno concordate prossimamente dai periti", ha spiegato ancora il legale.

Pierina Paganelli
Pierina Paganelli

Anche Louis Dassilva infatti dovrebbe partecipare all'esperimento e passare davanti alla telecamera, la stessa che, secondo quanto sostengono la squadra mobile di Rimini e il pubblico ministero Daniele Paci, la sera dell'omicidio lo riprese mentre tornava a casa dopo aver gettato l'arma del delitto.

"Dalla Procura verrà comunicato qual è l'abbigliamento con cui deve presentarsi l'indagato, perché loro ipotizzano che avesse degli occhiali e una tuta da lavoro. – aggiunge Fabbri – Conclusa la seconda, si arriverà alla terza fase, che sarà di comparazione e di risposta ai quesiti che il gip ha individuato".

L'incidente probatorio è stato richiesto dalla Procura perché Emanuele Neri, un altro vicino di casa di Paganelli, si sarebbe riconosciuto in alcuni video ripresi dalla stessa telecamera sere prima. Non è chiaro invece se si sia riconosciuto in quello del 3 ottobre e sarà quindi importante stabilire se nel video c'è Dassilva o Neri. 

Per l'accusa il video è infatti la "prova regina" che incastrerebbe l'indagato. "In questo momento l'accusa si basa molto su questo video. Noi attendiamo di avere i risultati per poi verificare se proporre o meno nuova istanza di scarcerazione. Perché ovviamente se nell'incidente probatorio emerge che l'ignoto non è Louis Dassilva, noi la faremo", fa sapere l'avvocato.

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Altri elementi importanti sono emersi dall'analisi della scena del delitto dove sono stati rinvenute alcune tracce che, tuttavia, non confermerebbero la presenza dell'indagato nel luogo dove Paganelli è stata uccisa e dove è stato trovato il corpo. 

"Il fatto che non sia stata trovata traccia di Louis Dassilva sulla scena è ciò che interessa a noi. – commenta ancora Fabbri – Lunedì 2 dicembre ci sarà udienza nella quale verranno depositate le perizie dell'esperto nominato dal gip e vedremo come si pronuncerà su queste tracce trovate. A noi quello che interessa è, a fini probatori, individuare o meno se c'è traccia di Louis. E, ovviamente, sappiamo che non c'è".

"Una volta che sappiamo questo noi facciamo le nostre deduzioni. Il resto è attività della Procura, gli inquirenti faranno tutto il loro percorso, mentre noi ci fermiamo a questo, al fatto che non ci sia traccia dell'indagato. – conclude – Se, oltre a questo, anche il video confermasse l'assenza di Dassilva, presenteremo sicuramente istanza di scarcerazione".

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