Omicidio Nicolosi, convalidato il fermo di Priolo: “Ho perso la testa”

Rimane in carcere Luca Priolo, il giovane di 24 anni che ha confessato di aver ucciso la sua ex compagna e mamma di sua figlia, la 20enne Giordana Di Stefano. La ragazza è stata ammazzata con oltre trenta coltellate nella sua auto a Nicolosi, in provincia di Catania. La fuga di Priolo dopo il delitto è durata solo poche ore: il giovane stava per prendere un treno che da Milano lo avrebbe portato all’estero ma è stato rintracciato dai carabinieri dopo che lui stesso ha inviato un sms a suo padre. Fermato dai militari, ha confessato subito dopo. Oggi il gip di Milano Paolo Guidi ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per omicidio per Priolo. Il giudice, che ha contestato l'aggravante dovuta al fatto che il delitto è stato commesso mentre era in corso un procedimento per stalking, si è poi dichiarato incompetente per territorio. Gli atti verranno trasmessi a Catania.
Ha detto che aveva comprato il coltello per difesa personale – Il 24enne, interrogato questa mattina dal gip per circa mezz'ora, avrebbe ribadito quanto aveva già detto durante la sua prima confessione. Priolo avrebbe risposto ad alcune domande, tra cui quella su quanto è accaduto quando si è trovato in macchina con Giordana. Avrebbe dunque ribadito di aver perso la testa e che non voleva uccidere la mamma di sua figlia. Avrebbe anche sottolineato che in 5 anni, da quando era cominciata la loro relazione, non ha “mai alzato le mani su di lei” e che si era limitato a mandarle messaggi e a pedinarla. Al gip di Milano Priolo ha poi detto che aveva comprato un coltellino di pochi centimetri da un’armeria cinque mesi fa “per sicurezza e difesa” dato che la zona in cui abita, alla periferia di Belpasso, “la sera è isolata e pericolosa”. Per questo avrebbe avuto con sé quell’arma quando ha incontrato Giordana.
Oggi i funerali di Giordana Di Stefano – Nel pomeriggio di sabato Nicolosi si è riunita per dare l’ultimo saluto alla giovane mamma uccisa dal suo ex. Tantissime le persone arrivate nella chiesa madre di Nicolosi. Sul sagrato c'era molta gente, soprattutto giovani, che hanno salutato l'arrivo della bara con un applauso. Tante le persone in lacrime, numerose le corone di fiori, di rose bianche, rosa e rosse, portate per la ventenne. In paese è lutto cittadino.