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Alessandra Matteuzzi uccisa a Bologna, ultime news

Omicidio Matteuzzi, perché la difesa dell’ex fidanzato chiede di sentire Maria De Filippi al processo

Maria De Filippi potrebbe essere chiamata a testimoniare nel processo sull’omicidio di Alessandra Matteuzzi, al via il 3 maggio davanti alla Corte di assise di Bologna. Secondo la difesa di Giovanni Padovani, la conduttrice potrebbe dimostrare che non ci fu premeditazione nel delitto.
A cura di Susanna Picone
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Anche Maria De Filippi, la celebre conduttrice televisiva, potrebbe essere chiamata a testimoniare nel processo sull'omicidio di Alessandra Matteuzzi, al via il 3 maggio davanti alla Corte di assise di Bologna.

A indicare De Filippi nella lista testi è la difesa dell’imputato Giovanni Padovani, ex calciatore di 27 anni accusato del delitto avvenuto sotto casa della vittima a Bologna nell’agosto dello scorso anno. Padovani risponde di omicidio aggravato da premeditazione, futili motivi, stalking e relazione affettiva.

L’avvocato Gabriele Bordoni, che difende l’ex calciatore, chiede ai giudici di ascoltare la conduttrice in dibattimento sui contatti avuti dal suo assistito con la direzione del programma televisivo “Uomini e donne” fino al 23 agosto 2022, il giorno dell’omicidio di Alessandra Matteuzzi. Quel pomeriggio, secondo quanto ha spiegato l’avvocato, Giovanni Padovani ebbe un contato telefonico con la trasmissione di Canale 5 "per dare la disponibilità a partecipare alle preselezioni" come concorrente, per la settimana dopo.

Alessandra Matteuzzi e Giovanni Padovani
Alessandra Matteuzzi e Giovanni Padovani

E questo secondo la difesa dell’uomo dimostrerebbe che stava facendo programmi per i giorni successivi "e non aveva un intento predefinito e premeditato di uccidere Alessandra quella sera". L’avvocato Bordoni spiega di aver chiesto alla trasmissione di Maria De Filippi, fin qui invano, un riscontro di quel contatto e del suo contenuto ed è questo il motivo per cui si è risolto a chiedere di sentire la conduttrice.

La difesa dell’ex calciatore ha anche chiesto alla Corte di disporre accertamenti sulla capacità di intendere e di volere dell'imputato e sulla sua capacità di partecipare al processo. "Prendiamo atto della richiesta di perizia psichiatrica proposta dalla difesa, nei confronti di Giovanni Padovani: trattasi di attività che ci attendevamo ancorché, a nostro avviso, non vi sia agli atti alcun elemento che possa far dubitare della capacità di intendere e di volere dell'imputato, tanto meno della capacità di stare nel processo", il commento degli avvocati della famiglia Matteuzzi. "Comprendiamo le esigenze della difesa e il desiderio di difendere comunque in ogni modo Padovani, pure con richieste infondate", aggiungono.

La vittima, Alessandra Matteuzzi
La vittima, Alessandra Matteuzzi

Tra i testimoni del processo per l’omicidio di Alessandra Matteuzzi potranno esserci anche colleghi di lei, familiari e amici, compagni di squadra di lui, anche vicini di casa della vittima. Molte persone sono state inserite nelle liste di testimoni che la Procura, con il procuratore aggiunto Lucia Russo e i legali dei familiari della vittima, avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini, hanno depositato in vista della prima udienza in Corte di assise. Tra i testimoni richiesti dai familiari di Alessandra anche sei donne che hanno conosciuto l'imputato e che potrebbero aver avuto con lui relazioni sentimentali. E ancora, i poliziotti che hanno svolto le indagini, i consulenti medico-legali e informatici della Procura e di parte.

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