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L'omicidio di Ilenia Fabbri a Faenza

Omicidio Ilenia Fabbri: come si è giunti all’arresto dell’ex marito e del presunto killer

Svolta decisiva nel caso Ilenia Fabbri: all’alba di mercoledì 3 marzo la Polizia di Ravenna ha arrestato l’ex marito della vittima, il 53enne Claudio Nanni, primo indiziato durante le indagini. Contestualmente è stato arrestato anche un altro uomo, Pierluigi Barbieri, presunto esecutore materiale del delitto, il quale avrebbe agito su commissione.  L’ipotesi di un femminicidio su commissione era stata presa in considerazione quasi subito dagli inquirenti, in seguito al ritrovamento del corpo senza vita e sgozzato di Ilenia Fabbri nella sua abitazione, all’alba del 6 febbraio 2021.
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Ilenia Fabbri, la 46enne di Faenza trovata in una pozza di sangue all'alba del 6 febbraio 2021, potrebbe aver trovato giustizia. Intorno alle 5 di mattina di mercoledì 3 marzo, la Polizia di Stato di Ravenna ha arrestato l'ex marito della vittima, il 56enne Claudio Nanni, che in quel momento si trovava a casa sua nella campagna di Faenza insieme alla figlia Arianna. Circa nello stesso momento veniva arrestato anche un altro uomo, Pierluigi Barbieri, ritenuto dagli inquirenti l'esecutore materiale del crimine. L'ipotesi di un omicidio su commissione il cui mandante era Nanni è stata vagliata sin dall'inizio delle indagini.

Omicidio Ilenia Fabbri: la ricostruzione

Le incalzanti attività investigative svolte dalla Squadra Mobile di Ravenna, dalla Procura di Ravenna dallo SCO di Roma, hanno ricostruito che la mattina del 6 febbraio Arianna Nanni e il padre Claudio si erano dati appuntamento intorno alle 6 presso l'abitazione della vittima, in via Corbara, dove la ragazza aveva passato la notte insieme ad un'amica, sua omonima.  Padre e figlia dovevano recarsi in provincia di Lecco per ritirare una macchina. Durante il tragitto, lungo l'autostrada A14, all'altezza dello svincolo per Ravenna, Arianna Nanni ha ricevuto una telefonata dalla sua amica rimasta in via Corbara, che la informava di aver sentito poco prima la madre urlare e di aver visto, spiando dalla porta della sua camera, una persona molto alta e di statura imponente che la stava inseguendo. A quel punto Claudio Nanni ha invertito il senso di marcia per tornare verso la villetta di Ilenia Fabbri dove, nel frattempo, la donna era stata trovata dai vicini e dalla polizia in una pozza di sangue.

A far ricadere i sospetti della polizia su Claudio Nanni – che certo non poteva aver commesso materialmente il fatto, trovandosi in al momento della tragedia in auto con la figlia – sono state diverse testimonianze di persone vicine sia alla vittima che all'ex marito, tra i quali era in corso un contenzioso da diverse migliaia di euro (pare che la cifra si aggirasse intorno ai 100 mila). Le dichiarazioni hanno rivelato il forte livore che Nanni provava nei confronti dell'ex moglie. In più occasioni l'uomo si sarebbe lasciato andare in esternazioni di natura violenta, fino a ventilare di incaricare qualcuno per "farle la festa". Secondo un'altra testimonianza Ilenia, che nel frattempo stava per risposarsi, aveva detto di avere paura del suo ex marito e di quello che avrebbe potuto farle.

Le indagini: come si è giunti all'identificazione del presunto killer

Fin da subito, quindi, gli inquirenti hanno sospettato che Claudio Nanni avesse progettato l'omicidio dell'ex moglie costruendosi un alibi perfetto. L'uomo non avrebbe però considerato alcune variabili che potrebbero aver giocato a suo sfavore, come la presenza in casa di una terza persona – l'amica di Arianna, appunto – di cui Nanni non era a conoscenza. Le grida di Ilenia, poi, hanno destato la preoccupazione dei vicini di casa, che hanno immediatamente allertato la polizia, intervenuta nel giro di pochi minuti e non dopo diverse ore (come, forse, sperato da Nanni).

Le indagini hanno così portato alla figura di Pierluigi Barbieri, 53enne residente in provincia di Reggio-Emilia e pluripregiudicato. Le fattezze fisiche di Barbieri corrispondono sia a quelle descritte dall'amica di Arianna sia a quelle dell'uomo visibile dalla telecamera di sorveglianza di via Corbara, dalla quale si vede un uomo incappucciato dirigersi verso la villetta di Ilenia Fabbri proprio intorno all'ora dell'omicidio. Non è tutto: tra Nanni e Barbieri erano intercorsi dei contatti nelle settimane prima della tragedia. In particolare il 19 gennaio il telefono dell'ex marito di Ilenia Fabbri era stato localizzato a Rubiera (Reggio-Emilia), nei pressi dell'abitazione di Barbieri. Il 20 e il 29 gennaio, poi l'auto del presunto killer, di colore grigio metallizzato, veniva immortalata a Faenza dal sistema di letture targhe comunale. Nello stesso giorno le telecamere di sorveglianza dell'officina Nanni, in cui lavorava Claudio, rivelava un incontro tra i due.

Gli inquirenti hanno anche accertato che la macchina di Barbieri si trovava a Faenza la notte dell'omicidio, in orari compatibili con la tragedia. Le telecamere di sorveglianza nei pressi di via Corbara, hanno inoltre dimostrato la presenza di un'auto in tutto simile a quella di Barbieri vicino a casa di Ilenia Fabbri, all'alba del 6 febbraio 2021. Un altro elemento indiziario che ha condotto il G.I.P. ad approvare la misura di custodia cautelare è consistito nell'analisi del traffico telefonico di Pierluigi Barbieri. Quella mattina, infatti, il telefono di Barbieri si era agganciato ad una cella all'altezza di Bologna e risultava in movimento verso Faenza. Successivamente, il cellulare è risultato spento fino alla mattina seguente, quando il presunto killer si trovava ormai di nuovo in provincia di Reggio-Emilia.

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