Ombrina Mare: la piattaforma petrolifera in Abruzzo che fa infuriare Wwf e Chiesa

E' scontro ormai tra petrolieri, governo, associazioni ambientaliste e anche la chiesa sulla piattaforma petrolifera che dovrebbe sorgere al largo delle coste dell'Abruzzo. Il progetto chiamato «Ombrina Mare», fa parte della società Medoilgas Italia che dovrebbe realizzare l'impianto nel Mar Adriatico a cinque chilometri al largo della costa in provincia di Chieti. L'ultimo capitolo della vicenda è la diffida del wwf nei confronti del ministero dell'Ambiente contro il giudizio positivo di compatibilità ambientale emesso dalla Direzione generale per le valutazioni ambientali nel gennaio scorso. "Se dovesse arrivare l'autorizzazione del Ministero dell'Ambiente siamo già pronti per presentare ricorso al Tar attraverso una task force" annunciano dall'associazione ambientalista ma contro la piattaforma si sono schierati molti altri movimenti, associazioni, ed enti pubblici compreso le diocesi di Chieti, Pescara e Lanciano. Anzi le gerarchie ecclesiastiche sono scese direttamente in campo e la Conferenza episcopale dell'Abruzzo e del Molise ha emesso un comunicato dal contenuto inequivocabile: "Difendete il Creato, ponete la sua salvaguardia al centro di una politica che sia perseguimento del bene comune, fermate Ombrina Mare".
Per i petrolieri è un'occasione di sviluppo economico – "Tanta opposizione contro Ombrina Mare si spiega facilmente. Siamo sulla costa teatina, di fronte a un'area individuata come parco nazionale e che sta sviluppando un'economia legata al turismo ambientale" spiega la presidente del Wwf Italia Dante Caserta. "Decenni di attività in Adriatico, dove sono presenti un centinaio di piattaforme dimostrano i livelli di sicurezza raggiunti da questi impianti e rendono inaccettabili e prive di fondamento le affermazioni sulla probabilità o inevitabilità di incidenti" replicano invece da Medoilgas e parlano di grande sviluppo economico per la regione in tempi di crisi. Per quanto riguarda l'intervento della Chiesa invece dall'azienda petrolifera di Ombrina Mare lanciano la sfida "Su queste tematiche, siamo dell'idea che un confronto aperto, anche pubblico ove i vescovi lo ritengano, potrebbe rappresentare un momento di sviluppo di quel bene comune cui si ispira l'intera dottrina sociale della Chiesa"