Olbia, lascia la polizia e diventa donna. Aveva perso moglie e figlia nell’alluvione del 2013

Carla Baffi ha 55 anni e prima faceva il poliziotto. Prima della sua seconda vita, Carla si chiamava Enzo ed è sopravvissuta all'alluvione del 18 novembre 2013 a Olbia. Come riporta il giornale La Nuova Sardegna, ha visto morire davanti ai suoi occhi la compagna Patrizia e la figlia di appena 23 mesi, Morgana, trascinate via dalla piena. Ha deciso di affrontare un percorso di transizione dopo un lungo travaglio interiore e il suo percorso si deve ancora concludere. "Sono Carla e sono quella che sono sempre stata – racconta -. Non potevo più continuare a vivere una vita che non sentivo mia e a farmi ancora del male".
L'alluvione di Olbia
Quel 18 novembre, Olbia ha pagato caro il passaggio del ciclone Cleopatra. Decine di morti e almeno un milione di sfollati. Durante la camminata in ricordo delle vittime si arriva sempre fino al canale di via Belgio, lì dove sono morte mamma e figlia. Si passa poi attraverso le case e le vie in cui rimasero intrappolate altre quattro persone. Al drammatico bilancio del ciclone si aggiungono le croci di Monte Pino: una voragine sulla strada provinciale causò tre morti. Tutta la Sardegna fu devastata da quell'evento. La furia dell'acqua ha distrutto vite e famiglie che ancora chiedono giustizia. Tra queste anche Giagone, che dopo aver perso la piccola Morgana e la sua compagna, ha lungamente cercato di riprendere la vita di ogni giorno nel ricordo dei suoi cari. Adesso, la decisione di intraprendere un percorso che per Carla equivale ad iniziare la sua "vera vita", una nuova strada da percorrere sulla quale può essere finalmente se stessa, sempre nel ricordo di quello che ha perso nell'alluvione. Una ferita, quella causata dalla morte di Morgana e della sua compagna Patrizia, che non andrà mai via. I parenti delle altre vittime ancora ricordano quanto avvenuto online, raccontando in occasione dell'anniversario i propri sentimenti tramite post affidati al web.