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No Tav, notte di scontri in Val di Susa: pietre e bombe carta contro il cantiere della Torino-Lione

Notte di tensioni a San Didero, in Val di Susa, dove un gruppo di attivisti No Tav ha lanciato pietre, bombe carta e razzi contro le forze dell’ordine presenti nel cantiere per il nuovo autoporto di Susa.
A cura di Davide Falcioni
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Notte di tensioni a San Didero, in Val di Susa, dove un gruppo di attivisti No Tav ha lanciato pietre, bombe carta e razzi contro le forze dell'ordine presenti nel cantiere per il nuovo autoporto di Susa. I manifestanti sono stati ripetutamente respinti con idranti e gas lacrimogeni. Un carabiniere è rimasto ferito a un fianco da un sasso, la prognosi è di una settimana. L'assalto al cantiere sarebbe stato portato da un centinaio di antagonisti. La serata era iniziata con un
"apericena resistente", come lo hanno definito i No Tav che poi hanno iniziato una battitura alle reti del cantiere. L'azione più violenta è durata circa un'ora, dalle 22.30 alle 23.30. Due gruppi hanno attaccato sui due lati del cantiere, dalla cava e verso l'autostrada. Sono in corso indagini della Digos di Torino al fine di individuare tutti i responsabili degli assalti.

Perché l'8 dicembre è una data simbolo per il movimento No Tav

La manifestazione della scorsa notte era attesa da tempo: quella dell'8 dicembre è infatti una delle date simbolo della lotta del movimento No Tav. Nel 2005, pochi giorni dopo lo sgombero violento da parte delle forze dell'ordine di alcuni terreni occupati su cui doveva sorgere uno dei cantieri dell'alta velocità, decine di migliaia di persone manifestarono da Susa a Venaus. Durante il corteo si verificarono alcuni tafferugli con le forze dell'ordine che non consentivano l'ingresso sulla strada provinciale per Venaus, ma la manifestazione continuò ugualmente. Giunta a destinazione, la popolazione rimosse le reti di recinzione del futuro cantiere e invase i prati, bloccando così l'inizio lavori. In quell'occasione venne costruito un nuovo presidio, situato di fronte al precedente. Quella manifestazione rappresentò uno dei più importanti successi del Movimento No Tav e portò  all'abbandono dell'iniziale progetto del 2003 della Torino-Lione. Il Movimento era riuscito nel suo intento: fermare, almeno momentaneamente, i lavori della Torino-Lione.

I sindaci No Tav: "Nessun legame con No Vax e No Green Pass"

In ricordo dell'8 dicembre di sedici anni fa è stata organizzata per oggi una marcia una marcia da Borgone a San Didero: per l'occasione i sindaci dell'Unione montana Valle Susa hanno diramato un comunicato stampa precisando le ragioni della loro adesione al corteo ma soprattutto la totale assenza di legami, da parte loro, con la galassia No Vax e No green pass. "Si preannuncia una marcia No Tav molto partecipata quella di mercoledì 8 dicembre, da Borgone a San Didero. Un evento a cui prenderanno parte anche molti amministratori dei comuni della val di Susa, con l’intento di rinnovare il loro dissenso riguardo all’alta velocità Torino-Lione, opera considerata non prioritaria, con costi elevatissimi e dannosa per l’ambiente, ritenendo che i soldi pubblici possano esser meglio spesi per opere utili al territorio. Questo è l’unico fine per cui parteciperanno, nessun altro. Niente appoggio o legami con altri movimenti, come No Vax e No green pass. Anzi, gli amministratori partecipanti, visto anche l'aumento dei contagi, invitano tutti i cittadini che interverranno alla marcia a farlo nel pieno rispetto delle normative anti-Covid vigenti".

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