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Opinioni

Nessuno si salva da solo, l’unica lezione del 2021 che dobbiamo imparare a memoria

Vi ricordate il capodanno dello scorso anno, quando pensavamo che nel 2021 sarebbe andato tutto bene? Se oggi va meglio, ma non siamo usciti dalla pandemia è solo per un motivo.
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Vi ricordate il capodanno dello scorso anno?
Vi ricordate la speranza che riponevamo tutti nel 2021?
L’anno in cui sarebbe andato tutto bene. L’anno in cui ne saremmo usciti.

Certo, oggi ci sono i vaccini. E il Covid fa meno paura di un anno fa.
Ma no, non ne siamo usciti.
E no, non sta andando tutto bene.

Il motivo è uno solo. Ed è l’unica lezione del 2021 che dobbiamo mandare a memoria.
Per farlo, dobbiamo andare in India, dove un anno fa è nata e si è sviluppata la variante Delta.
E in Sudafrica, dove è nata e si è sviluppata la variante Omicron.

Non sono due luoghi a caso.
Sono due Paesi con livelli di povertà molto elevata. In cui mancano medici e ospedali. In cui, un’epidemia è molto più difficile da arginare.
Sono due Paesi molto lontani da noi, che la globalizzazione ha reso vicinissimi.
E che per un virus che non conosce muri e frontiere, sono ancora più vicini.

La variante Delta è nata mentre noi eravamo convinti di esserne usciti, dopo due lunghi lockdown.
La variante Omicron è nata mentre noi eravamo convinti di esserne usciti, dopo esserci vaccinati tutti, o quasi.
Entrambe, sono nate dall’illusione che potessimo salvarci da soli. Come Italia, come Europa, come Occidente.
Indifferenti a quel che succede altrove.

Ci dispiace, ma non funziona così.
E dobbiamo mettercelo in testa, ora che entriamo nel 2022.
Possiamo pensarla come vogliamo sulle terze dosi, le quarantene, i Green pass, i super Green pass, i mega Green pass.
Fino a che il Covid circolerà liberamente in Africa, o ovunque non ci sono i vaccini, o non c’è un sistema sanitario in grado di arginarlo la pandemia non finirà.

E purtroppo, o per fortuna, non vale solo per la pandemia.
Perché non ci salveremo dal riscaldamento globale, se non daremo ai Paesi in via di sviluppo gli strumenti per raggiungere il benessere senza combustibili fossili.
Perché la stampa sarà un po’ meno libera anche qua da noi, se chiudono tutti i giornali d’opposizione a Hong Kong.
Perché i diritti delle donne saranno minacciati ovunque, se i taliban prendono il potere in Afghanistan, o se l’aborto diventa illegale in Polonia.
Perché non potremo mai dirci liberi, finché un migrante muore in mare nel Mediterraneo, o nel gelo dei campi profughi in Bielorussia.

Non se ne esce fino a che non ne usciamo tutti.
Nessuno si salva da solo.
Se anche solo ci ricorderemo queste cinque parole, e ce le porteremo nel 2022, questo disgraziato 2021 non sarà stato un anno sprecato.

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Francesco Cancellato è direttore responsabile del giornale online Fanpage.it e membro del board of directors dell'European Journalism Centre. Dal dicembre 2014 al settembre 2019 è stato direttore del quotidiano online Linkiesta.it. È autore di “Fattore G. Perché i tedeschi hanno ragione” (UBE, 2016), “Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l’Italia” (Egea, 2018) e “Il Muro.15 storie dalla fine della guerra fredda” (Egea, 2019). Il suo ultimo libro è "Nel continente nero, la destra alla conquista dell'Europa" (Rizzoli, 2024).
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