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Nato senza braccia, a 32 anni diventa campione di biliardo: la storia di Irkam

Nasce senza braccia in una famiglia povera del Punjab. Il suo destino sembra ingiustamente segnato, eppure riesce a diventare campione di biliardo, disciplina sportiva che in Pakistan è famosa quasi quanto il cricket. La sua fama approda su internet, ma Irkam, 32 anni, non ha mai avuto accesso ai social network in vita sua.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Mohammad Irkam, 32 anni (da facebook)
Mohammad Irkam, 32 anni (da facebook)

Nascere senza braccia in una famiglia povera del Punjab non è facile. Ikram ha 8 fratelli e non ha frequentato la scuola. Con la sua disabilità, ormai arrivato all'età dei 32 anni, ha potuto aggrapparsi soltanto ad una passione: il biliardo. Lui le biglie da pool le manda a segno con il mento e la sua è una precisione balistica supportata dal grande allenamento dello sguardo e della fermezza del viso. Il 32enne è diventato in poco tempo un campione di snooker, disciplina che in Pakistan è popolare quasi quanto il cricket.

I fratelli raccontano di essere rimasti sbalorditi dalla sua precisione. All'inizio erano in pochi, anche nel nucleo familiare, a credere che avrebbe potuto continuare a giocare a biliardo e invece la forza della passione di Irkam, come spesso accade, ha dovuto far ricredere tutti. "Abbiamo iniziato a sostenerlo in qualità di fratelli – racconta uno dei suoi parenti – poi, sbalorditi, abbiamo iniziato a giocare con lui". Le sue prodezze lo hanno reso una celebrità di internet, soprattutto tra gli appassionati di biliardo. Il 32enne, quando ha scoperto di esser diventato famoso, ha preso la notizia con grande stupore. Non aveva però idea di cosa fossero i social media.

A parlare di lui online è stato anche Muhammad Nadeem, proprietario della sala da biliardo nella quale il ragazzo si allena. "Ikram è un vero sportivo" ha commentato parlando delle sue abilità da campione. Il Pakistan non vanta statistiche aggiornate sulle persone con disabilità, ma le organizzazioni non governative stimano che siano più di 30 milioni in un paese di circa 220 milioni di abitanti. La mancanza di una rete sociale che garantisca la sicurezza e la tutela di chi ha difficoltà fa sì che la maggior parte della popolazione disabile rimanga a casa, spesso senza neppure poter frequentare la scuola.

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