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Muore la figlia a 67 anni, madre non regge al dolore: muore anche lei il giorno dopo

In giornate in cui l’Italia è messa in ginocchio dal Coronavirus, si muore anche di altre malattie e in circostanze in cui il fato si mette davvero di traverso. Il cuore di Cesarina Tronchin, 89, ha smesso di battere 24 ore dopo la morte di sua figlia, Luciana Dotto, 67 anni. Parla Lisa, nipote e madre delle due scomparse: “Non possiamo fare i funerali”.
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Succede a Zero Branco, piccolo paesino di 11mila abitanti della provincia di Treviso. In giornate in cui l'Italia è messa in ginocchio dal Coronavirus, si muore anche di altre malattie e in circostanze in cui il fato si mette davvero di traverso. Il cuore di Cesarina Tronchin, 89, ha smesso di battere 24 ore dopo la morte di sua figlia, Luciana Dotto, 67 anni.

Ricoverata presso una clinica milanese, dove stava combattendo contro un tumore, la donna ha perso la vita nella giornata di mercoledì. Lo racconta Lisa Spinato, figlia di Luciana e nipote di Cesarina: "Sembrava andasse tutto bene, i medici erano contenti per l’esito dell’intervento, poi un’infezione ce l’ha portata via". Sua nonna, la signora Cesarina, è invece spirata giovedi notte.

La signora Cesarina non aveva saputo nulla della figlia, ma Lisa rivela: "Eppure sono sicura che aveva intuito tutto nonostante la distanza". La signora era ricoverata da alcuni giorni presso il reparto di Nefrologia: "I reni non funzionavano più", racconta Lisa. La donna era già sopravvissuta ad altre due figlie, Caterina e Bruna, rispettivamente nel 2013 e nel 2016. Anche suo marito, Gelindo Dotto, era morto due anni fa.

E adesso, dopo tanto dolore, chi resta dovrà far fronte alle problematiche legate all'emergenza Coronavirus, tra tanta burocrazia e l'impossibilità di fare funerali e sepoltura in temi brevi. Le storie sono sempre le stesse, per tutti quelli che si trovano in questo momento: "Quando sarà finita l'emergenza, celebreremo una messa di suffragio", spiega Lisa, che piange sua madre e sua nonna con papà Eugenio e il fratello Marco. In questo momento di grande disperazione, la famiglia trova forza nella poesia, quella che Lisa ha voluto dedicare a chi adesso non c'è più: "Il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio, non me ne divido mai, dove vado io, vieni anche tu". 

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