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Muore e si “vendica” dei parenti sul manifesto funebre

Mario Pisani, 94 anni, residente a Cava de’ Tirreni, non aveva contatti con i suoi familiari da molto tempo. E, per rimanere coerente, non li ha voluti neppure al suo funerale, come si legge sul suo manifesto funebre – scritto di proprio pugno e fatto pubblicare dalla badante – che sa tanto di sberleffo.
A cura di Biagio Chiariello
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Quando è morto, lo scorso 13 aprile, aveva già pensato a tutto. Incluso quel manifesto funebre che, nella sua ironica amarezza, evidenzia tutta la solitudine di un uomo: "È venuto a mancare all'affetto di nessuno, per il gaudio di parenti e conoscenti. Coloro che in vita non mi hanno accolto nella più atroce sciagura della mia esistenza, io non li voglio neppure da morto" si legge nel messaggio che Mario Pisani, 94 anni, originario di Atrani, ma residente a Cava de' Tirreni (Salerno), ha voluto lasciare ai suoi "cari". Come scrive il Corriere del Mezzogiorno, il defunto non aveva un buon rapporto con i parenti in vita e ha deciso, in questo modo, di sbeffeggiarli. In morte. Il tono, decisamente provocatorio, suona come una reprimenda rivolta nei loro confronti. E, come se non bastasse, per l'occasione il signor Pisani ha dato mandato all'agenzia funebre di esporre un secondo annuncio, stavolta senza particolari messaggi,  con cui ha voluto evidenziare che "a dare il triste annuncio della sua morte" è solo la badante. L'unica, a suo dire, che gli è stata vicina fino alla fine.

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