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Morto schiacciato sul lavoro con contratto di 7 giorni, indagato camionista ma niente autopsia

Per la morte di Yaya Yafa, il ragazzo di 22 anni deceduto su lavoro a Bologna nel registro degli indagati vi è per ora una sola persona, l’autista del mezzo pesante coinvolto nell’incidente, ma non è escluso il coinvolgimento di altre persone dopo gli accertamenti investigativi affidati ai carabinieri.
A cura di Antonio Palma
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Non ci sarà alcuna autopsia sul corpo di Yaya Yafa, il ragazzo di 22 anni morto su lavoro nella notte tra mercoledì e giovedì, schiacciato mentre era impegnato nelle operazioni di scarico e carico merci in un magazzino del corriere Sda Express Courier, all'interno del polo logistico di Santa Maria in Duno di Bentivoglio, nel Bolognese. La Procura del capoluogo emiliano che ha aperto un fascicolo sull’incidente mortale infatti al momento considera non utile alle indagini l’esame post mortem in quanto le cause del decesso sono evidenti. Come hanno stabilito il medico legale e i primi rilievi effettuati sul posto, il giovane operaio originario della Guinea Bissau è rimasto schiacciato tra un tir che era in attesa del carico merce e la porta dello stesso magazzino in cui lavorava.

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Le indagini sulla tragedia, coordinata dal pm Augusto Borghini, però proseguono. Nel registro degli indagati vi è per ora una sola persona, l’autista del mezzo pesante coinvolto nell’incidente ma non è escluso il coinvolgimento di altre persone dopo gli accertamenti investigativi affidati ai carabinieri. I pm e i militari infatti stano cercando di capire e appurare perché e come sia avvenuto l’incidente mortale sul lavoro. In particolare si cerca di capire se ci sono state mancanze dal punto di vista della sicurezza sul lavoro ma che sulla formazione dell’operaio morto. Yaya Yafa infatti lavorava da appena tre giorni per un contratto interinale di appena sette giorni. A questo proposito gli inquirenti ricostruiranno anche la filiera di appalti che ha portato Yaya Yafa a lavorare alla Sdam assunto da altra società attraverso contratti con agenzie interinali

Intanto proseguono le proteste dei sindacati. Quelli confederali hanno annunciato altre due ore di stop della categoria della logistica per martedì prossimo, con iniziative di presidio e assemblea. Cgil, Cisl e Uil hanno spiegato che sempre martedì parteciperanno all'incontro convocato dal sindaco metropolitano Matteo Lepore e proporranno di ragionare su un accordo territoriale per il settore. “C’è una filiera troppo allungata gestita da multinazionali che danno appalti a coop che a loro volta lavorano con sub-appalti, si crea un meccanismo di lavoro somministrato e non c’è controllo. L’Interporto è una terra di nessuno” spiegano i sindacati

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