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La morte di Viviana Parisi e Gioele Mondello

Morte Viviana Parisi e Gioele, la famiglia: “Impossibile risalire alle cause della morte del bimbo”

Il giallo di Caronia (Messina) rischia di rimanere irrisolto perché, ha sostenuto l’avvocato Pietro Venuti, legale di Daniele Mondello (marito di Viviana Parisi e padre di Gioele) “purtroppo mancando molte parti del corpo del piccolo, sarà quasi impossibile risalire alla causa della sua morte”.
A cura di Biagio Chiariello
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Pare ormai “quasi impossibile” risalire alla cause della morte di Gioele, il figlio di 4 anni della dj Viviana Parisi, il cui cadavere è stato trovato ad agosto (insieme a quello della madre) nelle campagne di Caronia, nel Messinese. Come ha sostenuto l'avvocato Pietro Venuti, legale di Daniele Mondello (marito di Viviana Parisi e padre di Gioele) “purtroppo mancano molte parti del corpo del piccolo, sarà quasi impossibile risalire alla causa della sua morte”

“Dagli esami effettuati oggi sul cranio del bimbo non emergono lesività – ha raccontato il legale – Il cranio è integro comunque nei prossimi giorni verranno effettuati altri esami anche con l'aiuto di un veterinario per capire da quali animali possa essere stato attaccato”. E poi ha aggiunto: “Anche dall'esame sulla mascella del bimbo non è emerso nulla di significativo. Domani verrà eseguito un altro esame irripetibile sul pilone accanto al quale è stata ritrovata Viviana per verificare di nuovo se esistono tracce della donna, che al momento non sono state trovate” conclude Mondello.

Intanto, le indagini e gli accertamenti continuano anche a Caronia. Non c’è certezza sule dinamiche dell’incidente dell’auto di Viviana Parisi e quello degli operai che lavoravano nella galleria Pizzo Turda a Caronia il 3 agosto, il giorno della scomparsa della dj. Le dichiarazioni rilasciate dagli operai alla guida del cassonato agli inquirenti come sommarie informazioni, non collimano con quanto rilevato dai due consulenti nominati dalla Procura di Patti e dai periti di parte. “Abbiamo sentito il cigolio di una frenata e subito dopo un urto violento sullo sportello anteriore – hanno detto gli impiegati della ditta di manutenzione – poi abbiamo sbandato e urtato il marciapiede, sono scoppiati gli pneumatici”. Mentre uno di loro bloccava il traffico, secondo la ricostruzione fornita ai magistrati, l’altro assisteva alla scena dell’allontanamento della Parisi dall’auto, che si è fermata dopo 24 metri dalla galleria per poi scomparire nel nulla ed essere trovata morta l’8 agosto. Dopo 11 giorni sarebbe stato ritrovato il corpo martoriato del figlioletto.

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