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Morte sospetta per un anziano in ospedale, arrestato infermiere un anno dopo

È finito in carcere un infermiere accusato di aver ucciso nell’ospedale di Argenta (Ferrara) un uomo di 83 anni. Antonio Rivola, secondo quanto era emerso dall’autopsia, avrebbe ricevuto dosi massicce di un farmaco che non rientrava nel suo piano terapeutico.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un infermiere è ora in carcere con l'accusa di omicidio volontario per la morte di un paziente ricoverato nel reparto lungodegenza dell'ospedale di Argenta (Ferrara). L'83enne è deceduto in reparto il 5 settembre del 2024 e ora l'uomo è stato fermato dai carabinieri di Ferrara.

Le indagini vanno avanti mentre il gip di Ravenna ha disposto la misura di custodia cautelare in carcere per l'infermiere: pur non convalidando il fermo per il pericolo di fuga, ha disposto la carcerazione valutando la gravità del quando indiziario e per il pericolo di inquinamento delle prove.

Il paziente deceduto si chiamava Antonio Rivola e viste le circostanze misteriose del decesso, è stato sottoposto ad autopsia prima dei funerali, avvenuti sabato 19 ottobre. Stando a quanto emerso, nel corpo dell'anziano deceduto sarebbero state trovate tracce di un farmaco, l'Esmeron, che non rientrava nel suo piano terapeutico. L'Esmeron è un miorilassante che può avere esiti letali e che è solitamente utilizzato per intubare o in casi di emergenza.

Dal carrello delle emergenze, secondo quanto riscontrato, mancavano 4 fiale del farmaco. L'inchiesta è partita lo scorso autunno in relazione a due morti sospette avvenuta in reparto, ma l'ipotesi di reato contestata all'infermiere riguarda solo l'83enne. Un secondo filone dell'indagine riguarda l'ipotesi di maltrattamenti, per i quali gli accertamenti sono in corso. L'infermiere è attualmente in carcere a Ravenna.

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