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Morta dopo vaccino AstraZeneca, Camilla soffriva di piastrinopenia autoimmune

Camilla Canepa, la diciottenne di Sestri Levante morta a causa di una trombosi dopo la vaccinazione con AstraZeneca, a quanto si apprende soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una doppia terapia ormonale. Gli investigatori vogliono capire se le patologie fossero state indicate nella scheda che era stata consegnata prima della somministrazione del farmaco anti-Covid.
A cura di Susanna Picone
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Camilla Canepa, la studentessa diciottenne di Sestri Levante morta a causa di una trombosi dopo aver ricevuto la vaccinazione anti-Covid con AstraZeneca, secondo quanto appreso soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una doppia terapia ormonale. Gli investigatori vogliono capire se le due patologie fossero state indicate nella scheda che era stata consegnata prima della somministrazione del vaccino durante un open day, il 25 maggio scorso. Tra i documenti che stanno acquisendo i militari anche le relazioni dei dirigenti medici del San Martino Pelosi e Brunetti. Martedì verrà dato l'incarico ai medici legali Luca Tatjana e Franco Piovella.

Nas in ospedali Lavagna e San Martino

Im queste ore i carabinieri del Nas di Genova stanno acquisendo cartelle cliniche e tutta la documentazione medica relativa alla giovane deceduta ieri in ospedale. I militari, delegati dai pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo insieme all'aggiunto Francesco Pinto, stanno andando negli ospedali di Lavagna, dove Camilla Canepa è stata ricoverata il 3 giugno, e al Policlinico San Martino. Sul primo ricovero al pronto soccorso di Lavagna di Camilla, la Asl4 aveva fatto approfondimenti il 7 giugno 2021. A dirlo è il direttore generale Paolo Petralia che all'Ansa ha dichiarato: "La direzione sanitaria ha acquisito in data 7 giugno dettagliata relazione del direttore uoc pronto soccorso sul percorso relativo alla paziente e, ritenendola esaustiva, non ha al momento attivato ulteriori iniziative".

"Condivido il loro terribile lutto e ammiro la loro grande dignità, il grande senso civile che li ha portati a consentire la donazione degli organi, un gesto di grande maturità e di grande civiltà", le parole di Gianluigi Zona, il primario di neurochirurgia del Policlinico San Martino che ha operato Camilla Canepa, riferendosi ai genitori della ragazza. "In situazioni così gravi le tenti davvero tutte" ma "l'occlusione così vasta di più drenaggi contemporaneamente è un fenomeno tanto grave quanto raro. Una situazione ai limiti", ha spiegato Zona. A chi gli chiedeva se fosse giusto vaccinare persone così giovani con AstraZeneca Zona ha risposto: "Penso sia importante che Aifa e Ema diano indicazioni chiare".

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