Moretti: “Nessuno voleva venire in Fs, se ci sono alternative a me vengano pure”
Dopo le numerose polemiche seguite alle sue dichiarazioni sul taglio di stipendi ai manager pubblici, oggi l'amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti ha replicato alle critiche ricevute. In occasione della presentazione del nuovo piano industriale 2014-2017 del gruppo Ferrovie dello Stato Moretti, infatti, ha ribadito che il suo ruolo alla guida del colosso ferroviario italiano "è uno dei lavori più duri" e che molti altri che lo hanno preceduto "hanno detto che una realtà industriale così dura non l'hanno mai incontrata". "Nel 2006 nessuno voleva venire a fare l'amministratore delegato di Ferrovie, ricordiamocelo" ha sottolineato Moretti nel corso del suo intervento nella sede di Assolombarda a Milano, aggiungendo: "Se ci sono alternative alla guida del gruppo Fs è bene che queste persone vengano avanti". "Questo è un lavoro di fatica, non un giochetto che si risolve con qualche battuta solo per stare un minuto sul palcoscenico" ha insistito Moretti probabilmente riferito a qualche commento critico nei suoi confronti.
L'ad di ferrovie poi ha ripercorso il suo lavoro nel gruppo, ricordando: "Quando sono arrivato nel 2006 ho trovato una situazione disastrosa. È servito un grosso impulso per portare avanti la riconversione e il risanamento". "L'alternativa era il fallimento, cosi come è avvenuto per molti gruppi di aria, terra e mare" ha proseguito Moretti rivendicando il suo ruolo nel non far fallire l'azienda dopo la crisi del gruppo. "Adesso la sfida è valorizzare appieno il capitale, che è capitale pubblico a beneficio di tutta la collettività. Ogni euro risparmiato o investito è a vantaggio della collettività e del contribuente" ha assicurato Moretti, aggiungendo "Per questo siamo qui a presentare il piano industriale perché appunto noi siamo una realtà industriale. Noi non stiamo qui a poltrire negli uffici".