Montebelluna, ristrutturano villa: spunta stanza segreta con armi dei nazisti

Una pistola mitragliatrice, sette caricatori, una pistola Mauser Luger P08, un otturatore di riserva e 312 proiettili calibro 9×19 Parabellum. È, in parte, questo il contenuto di una stanza all'interno di una villa a Montebelluna, scoperto durante i lavori di sistemazione dell'edificio settecentesco, che nella seconda guerra mondiale ospitò un comando delle SS. Il nascondiglio dove i tedeschi avevano collocato le armi prima della ritirata dall'Italia è stato trovato da alcuni operai dietro un muro posticcio. Dopo l'8 settembre 1942, infatti, Villa Morassutti era stata sede di un comando nazista. In particolare, nell'edificio vi aveva fatto dimora il colonnello Fritz H. Dierich, e in prossimità del parco erano accampati i suoi uomini, un reparto autonomo specializzato in rastrellamenti, venuto dal Piemonte.

La piccola armeria – riferiscono i quotidiani locali – è stata affidata ai carabinieri e posta sotto sequestro. Ritrovamenti analoghi non sono rari in queste zone del Veneto, dove diverse ville veniva designato nel periodo della Seconda Guerra Mondiale dai nazisti come nuclei operativi dai quali pianificare rastrellamenti di partigiani. La stessa villa Morassutti a Montebelluna – ricordano gli storici – era diventata tristemente nota dopo l'8 settembre 1943 come luogo di prigionia e tortura di partigiani, e le sue stanze erano usate dalle Ss per cercare di estorcere alle vittime dei rastrellamenti i nomi dei capi della Resistenza.