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Covid 19

Monitoraggio Iss, salgono ancora la reinfezioni da Covid, ma si conferma l’efficacia dei vaccini

L’Istituto superiore di sanità segnala come sono aumentati ancora i casi di reinfezione in Italia, su spinta delle varianti Omicron 5, ma i vaccini si confermano validi per impedire le conseguenze più gravi del virus.
A cura di Giacomo Andreoli
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Dal 24 agosto 2021 al 6 luglio 2022 sono stati segnalati 659.578 casi di reinfezione, pari a 4.6% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 10,8%, in aumento rispetto alla settimana precedente (9,6%), sulla spinta delle varianti di Omicron 5. A segnalarlo è il report settimanale completo sulla pandemia in Italia dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute.

Secondo i dati  rischio di reinfezione risulta maggiore:
• nei soggetti con prima diagnosi di Covid notificata da oltre 210 giorni rispetto a chi ha avuto la prima diagnosi di COVID-19 fra i 90 e i 210 giorni precedenti;
• nei soggetti non vaccinati o vaccinati con almeno una dose da oltre 120 giorni rispetto ai vaccinati con almeno una dose entro i 120 giorni;
• nelle femmine rispetto ai maschi. Il maggior rischio nei soggetti di sesso femminile può essere dovuto alla maggior presenza di donne in ambito scolastico e al fatto che le donne svolgono più spesso la funzione di caregiver in ambito familiare;
• nelle fasce di età più giovani (dai 12 ai 49 anni) rispetto alle persone con prima diagnosi in età compresa fra i 50-59 anni;
• negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione.

Dall’inizio dell’epidemia alle ore 12 del 6 luglio 2022 sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata per Covid 19.137.823 casi, di cui 166.061 deceduti. Nel corso dell’ultima settimana risultano in aumento il numero di casi segnalati, le ospedalizzazioni, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi.

I dati del periodo 27 giugno – 3 luglio evidenziano un'incidenza ancora in aumento e pari a 879 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente 621 per 100.000 abitanti nel periodo 20-26 giugno). Lo stesso trend si osserva nel periodo più recente censito nei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute (1071 per 100.000 abitanti nel periodo 1-7 luglio contro 763 per 100.000 abitanti nel periodo 24-30 giugno). In aumento l’incidenza a 14 giorni in tutte le fasce d’età. Nella fascia 30-39 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni, pari a 1.843 per 100.000, mentre nella fascia di età 0-9 anni si registra il valore più basso, 1.012 casi per 100.000 abitanti. L’età media  dei malati è stabile e pari a 48 anni.

In tutto ciò il vaccino risulta ancora lo strumento fondamentale per prevenire le forme più gravi del Covid. L’efficacia del siero nel periodo di prevalenza Omicron (a partire dal 3 gennaio 2022) nel:
• prevenire la diagnosi di infezione da Covid: 38% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 30% tra i 91 e 120 giorni, 45% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 52% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster;
• prevenire casi di malattia severa è: 68% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 68% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, 70% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni; 86% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster.

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