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Torino, mistero al cimitero: scambio di lapidi e la vedova scopre che nella bara non c’è il marito

Quando hanno aperto la tomba la sorpresa è stata generale: al posto del signor Salvatore, morto ad aprile 2018, c’era il corpo della signora Angela. I fatti sono avvenuti al Cimitero Monumentale di Torino. La scoperta dopo una battaglia legale intentata dalla vedova dell’uomo: “Ha pianto un anno e mezzo perché non sapeva dove si trovasse”.
A cura di Biagio Chiariello
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Una scoperta tanto scioccante quanto amara quella venuta alla luce a seguito di una battaglia legale intentata dai parenti di Salvatore D.P, deceduto nell’aprile del 2018: il corpo non era stato sepolto laddove credevano i parenti. Lo scambio di lapidi sarebbe avvenuto all’interno del Cimitero Monumentale di Torino, come riporta anche La Stampa. La verifica condotta ieri mattina, lunedì 2 dicembre, nel campo 10 dal personale di Afc, la società dei servizi cimiteriali torinesi, presenti i carabinieri e l’assessore comunale Marco Giusta, hanno confermato i sospetti della vedova del defunto: nella fossa si trovava la bara della signora Angela D. A., e viceversa.

La donna si ricordava che suo marito era stato sepolto nello spazio 13 del cimitero del capoluogo piemontese, ma, tornata dopo una settimana per mettere dei fiori, aveva trovato la lapide provvisoria nello spazio numero 16. A quel punto si è rivolta a un avvocato per capire dove fosse stato sepolto il coniuge. I documenti indicavano lo spazio 16, ma lei si ricordava benissimo che Salvatore era due posti prima. La procura ha chiesto l’autorizzazione a riaprire la tomba, autorizzazione poi concessa dal pm Francesco La Rosa. Questa mattina la verifica, e l’amara scoperta. “La mia assistita è contenta per aver ritrovato il luogo in cui era sepolto il marito – dichiara l'avvocato Vallone – È solo molto dispiaciuta per aver trascorso un anno e mezzo a piangere perché non sapeva dove si trovasse”.  Dice il presidente della società che si occupa dei cimiteri, Roberto Tricarico: "Un nostro errore di cui ci scusiamo".

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