Minaccia il tassista con un coltello per non pagare la corsa: arrestato prof di matematica

Impegnato nell'ambito sindacale per far valere i diritti dei professori precari, l'insegnante di matematica 44enne di una scuola media di Torino è stato il protagonista della cronaca per motivi ben diversi dagli scioperi in piazza Castello ai quali partecipava e durante i quali spesso parlava pubblicamente. Il 44enne avrebbe infatti aggredito un tassista con un coltello dopo che il conducente lo aveva accompagnato con la vettura. Tutto questo per non pagare la corsa. Secondo le forze dell'ordine, il docente era in evidenti condizioni di alterazione psicofisica. Come docente è molto noto nell'ambiente dei diritti sindacali: si era fatto spesso portavoce dei precari e aveva organizzato manifestazioni e proteste.
Viste le sue condizioni, l'uomo è stato perquisito in strada dagli agenti che gli hanno trovato addosso alcuni grammi di crack: quattro ovuli, appena acquistati dal pusher. A quel punto, l'uomo è stato arrestato dalle forze dell'ordine con l'accusa di violenza privata. Del professore si sa poco: era sempre stato in prima linea per i ragazzi, si era fatto promotore di diverse iniziative sociali ed era molto amato anche dai suoi studenti. Si batteva per la continuità didattica, sostenendo che il precariato nell'insegnamento fosse un danno non solo per i docenti, ma anche per i ragazzi che soprattutto alle medie subiscono continue rotazioni che interrompono legami affettivi e sinergie educative.
L'insegnante avrebbe minacciato il tassista completamente fuori di sè, utilizzando un coltello da cucina. Il conducente del taxi ha avuto però il sangue freddo di chiamare la polizia che ha fermato senza problemi il professore di 44 anni. L'uomo non ha infatti posto la minima resistenza. Le dosi di stupefacente sono state rinvenute direttamente nelle tasche dell'insegnante.