Milano, esperimento nelle mense dei bambini: avranno un menu vegano

Milano Ristorazione, azienda che si occupa delle mense di 191 nidi e 448 scuole pubbliche oltre ad altre private del capoluogo lombardo, ha annunciato che il primo ottobre ai bambini sarà proposto un menu vegano. Nei loro piatti non ci sarà né carne, né pesce, né uova, né latte ma tofu, hamburger di soia e creme di zucchine. In quella data, in occasione della giornata mondiale della dieta vegetariana, andrà in scena l’“esperimento”. L’iniziativa – spiega Milano Ristorazione – si inserisce in un percorso di attenzione alle varie culture alimentari che lo scorso anno si è concretizzato con l’introduzione di alcune giornate a dieta cinese, peruviana e lombarda. Iniziative che avevano avuto successo. L’azienda offre già ai bambini dei menu particolari e differenziati per chi ne fa richiesta per motivi religiosi o di salute e sono diversi quelli che hanno chiesto dei menu vegetariani. Il primo ottobre sarà lo chef Pietro Leeman a proporre ai bambini delle pietanze che non conterranno materie prime di origine animale.
Dopo il pranzo vegano altri mediorientali e senza glutine – “Se il menù verrà gradito – fanno sapere – faremo altre date con quel tipo di piatti, in modo da far conoscere diverse pietanze gustose anche senza la presenza di proteine di origine animale”. Il pranzo vegano sarà la prima tappa di un percorso tra diverse gastronomie: il 27 novembre, ad esempio, i bambini proveranno la cucina mediorientale, in un’altra data ci sarà un pranzo senza glutine, normalmente proposto ai bambini celiaci. “Vogliamo diffondere una cultura dell’integrazione anche sotto il profilo alimentare, spiegando ai nostri scolari che anche a tavola si possono fare nuove esperienze e conoscersi in modo amichevole”, così la presidente di Milano Ristorazione, tranquilla anche di fronte all’ipotesi di polemiche per la proposta di un menù vegano. A suo dire qualcuno protesterà di sicuro ma nessuno – ha spiegato – pretende di imporre la cultura vegetariana e tantomeno vegana ai bambini, ma almeno fargliela assaggiare una o più volte.