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Migranti, pm di Trapani: “Indagini su appartenenti a Ong non sulle organizzazioni”

Il procuratore di Trapani ha confermato l’esistenza di una inchiesta sul caso migranti – Ong, spiegando: “Vi sono casi in cui soggetti che si trovano a bordo delle navi sono evidentemente al corrente del luogo e del momento in cui si troveranno delle imbarcazioni sulle quali arrivano migranti”
A cura di Antonio Palma
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Alcuni appartenenti alle Ong che operano nel Mediteranno in soccorso dei migranti sono sotto inchiesta da parte della procura di Trapani con l'ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Lo ha confermato questa mattina il procuratore facente funzioni di Trapani, Ambrogio Cartosio, in audizione alla commissione Difesa del Senato che si sta occupando del caso dopo le accuse nei confronti delle Organizzazioni non Governative. Dopo le accuse del pm di Catania, Carmelo Zuccaro che aveva parlato di possibili contatti tra le Ong e i trafficanti di migranti, scatenando polemiche e un acceso dibattito, un'altra Procura siciliana dunque conferma le indagini in corso, sottolineando però che riguardano singoli individui e non le organizzazioni.

"Alla procura di Trapani non risultano contatti telefonici diretti tra Ong e trafficanti di migranti", ha tenuto infatti a precisare il magistrato Ambrogio Cartosio davanti ai membri del commissione parlamentare, aggiungendo: "Indaghiamo sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che coinvolge non le Ong come tali, ma persone fisiche appartenenti alle Ong". Durante il suo intervento il procuratore ha ammesso anche che dall'inchiesta sarebbe emerso che "alcuni salvataggi in mare sono avvenuti da parte delle Ong senza informare la Guardia costiera".

"Allo stato delle nostre acquisizioni, registriamo che vi sono casi in cui soggetti che si trovano a bordo delle navi sono evidentemente al corrente del luogo e del momento in cui si troveranno delle imbarcazioni sulle quali arrivano migranti, quindi evidentemente ne sono al corrente da prima" ha rivelato ancora  il magistrato, assicurando però che "Allo stato, secondo la procura di Trapani, non emergono reati di competenza della Direzione Distrettuale Antimafia perché è assolutamente da escludere che i comportamenti possano essere inseriti in un contesto associativo italiano". Su eventuali accordi precisi tra l’ong e i trafficanti di uomini infatti i pm di Trapani non avrebbero la competenza a indagare che spetterebbe alla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Mentre spettano a loro le indagini su singoli episodi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestini messi in atto da singoli individui.

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