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Migranti, nuovo naufragio nel Mediterraneo: almeno tre morti al largo di Mykonos

Sono almeno tre i morti in un naufragio di migranti segnalati dalla Guardia costiera greca all’alba di oggi. Secondo i resoconti, però, ci sarebbero state diciassette persone a bordo dell’imbarcazione, e solamente due sono stati tratti in salvo.
A cura di Luca Pons
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Ennesimo naufragio che fa segnare delle vittime durante una traversata del Mediterraneo. A nord-est dell'isola di Mykonos, in Grecia, la Guardia costiera greca ha segnalato di aver ritrovato tre cadaveri: si tratta di due donne e un uomo. La richiesta di soccorso è arrivata alle 6.30 di questa mattina, ma con il loro intervento le navi della Guardia costiera sono riuscite a salvare solamente due delle persone che si trovavano a bordo.

A Mykonos tre morti e dodici dispersi, anche una bambina di sette anni

Stando al resoconto dei superstiti, ci sarebbero state 17 persone sull'imbarcazione quando è partita. Tra queste, anche una bambina di sette anni e quattro o cinque donne. Nessuno, hanno raccontato, indossava un salvagente. Il numero di dispersi potrebbe essere, quindi, di dodici persone.

Il portavoce della Guardia costiera greca, Nikos Kokkalas, ha dichiarato che le operazioni di ricerca dei dispersi sono in corso in quella zona del Mar Egeo. Sono impiegati tre elicotteri, quattro navi della Guardia costiera e una nave da mare aperto appartenente a un privato, oltre a un gruppo per la ricerca sottomarina e alcuni mezzi di terra per scandagliare le coste. Va ricordato che le possibilità di sopravvivenza dopo un naufragio in mare aperto – soprattutto per molte ore, senza salvagente e in seguito a un viaggio stremante- solitamente diminuiscono molto rapidamente con il passare del tempo.

I due superstiti sono un uomo palestinese e uno siriano. Si sono salvati perché dopo il naufragio sono riusciti a nuotare fino a degli scogli non troppo lontani dalla costa, e le autorità portuali li hanno avvistati. Sono stati trasportati al porto di Mykonos, dove hanno potuto spiegare la situazione in cui si trovava l'imbarcazione. Solo dopo qualche ora sono stati ritrovati i tre cadaveri.

L'isola di Mykonos si trova a oltre 150 chilometri dal punto più vicino della costa turca. In molti casi, le imbarcazioni di migranti in partenza dalla Turchia vengono dirette su una rotta ‘larga' da chi organizza la tratta, per evitare le zone più pattugliate dell'Egeo.

Ancora nessuna traccia della barca con 500 migranti a bordo

In un'altra zona del Mediterraneo, non ci sono ancora segnali dall'imbarcazione che trasporta 500 persone segnalata da Emergency. Da ieri, la Ong afferma di non avere più notizie. L'ultima rilevazione è avvenuta in acque Sar di Malta. Anche Alarm Phone ha dichiarato, stamattina, che sta "continuamente ricevendo chiamate preoccupate dai parenti delle persone a bordo. Non sono tra quelle recuperate dalle autorità italiane. Vogliamo risposte".

A bordo del peschereccio, secondo quanto ricostruito, ci sarebbero almeno 45 donne e 56 bambini. Di questi, uno è nato durante la navigazione. La nave di Emergency, Life support, si era diretta negli scorsi giorni alla ricerca dell'imbarcazione ma non ha avuto successo. Da mercoledì pomeriggio, neanche le ricognizioni aeree dell'aereo Sea Bird hanno dato risultati. Questa sera, hanno fatto sapere da Emergency, la nave dovrà cambiare zona a causa del maltempo.

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