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Migranti, naufragio a Selinunte: almeno cinque morti trovati sulla spiaggia

Sulla spiaggia di Marinella di Selinunte, a Castelvetrano (Trapani), un peschereccio che trasportava persone migranti si è incagliato sulla spiaggia. Finora sono stati trovati una trentina di superstiti, ma sembra che ci fossero almeno sessanta persone. Sulla spiaggia sono finiti anche cinque corpi: sarebbero morti questa notte cadendo dalla barca.
A cura di Luca Pons
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Ci sono cinque morti accertati finora, ma il numero potrebbe salire. Una barca che trasportava migranti partiti dalla Tunisia si è arenata a Marinella di Selinunte (a Castelvetrano, in provincia di Trapani). A quanto pare, nella notte il peschereccio si sarebbe inclinato facendo cadere diversi dei passeggeri, quando non era molto distante dalla riva. Poi si sarebbe incagliato in una secca.

La Guardia costiera ha confermato di aver recuperato cinque corpi sulla spiaggia, portati dalle correnti. Si tratterebbe, secondo testimonianze non ufficiali, di minorenni. Finora, stando a quanto riporta Ansa, sarebbero state fermate 31 persone che si sarebbero trovate a bordo della barca. Secondo il racconto di un superstite, però, ci sarebbero state almeno 60 persone a bordo. Sono in corso le ricerche della Guardia costiera e della Guardia di finanza sia a terra che in mare, per recuperare passeggeri o ulteriori vittime. Al momento non c'è un numero ufficiale di dispersi.

Dopo essere arrivati a terra, alcuni dei ragazzi a bordo hanno cercato aiuto. Uno di questi raggiunto un ristorante a circa due chilometri dal punto del naufragio. Il titolare, Giuseppe Rizzutto, è stato subito contattato dal custode e più tardi ha dichiarato ad Ansa: "Mi ha chiamato il custode avvertendomi che c'era un migrante tunisino che piangeva, sono arrivato e mi ha raccontato quanto è successo. In lacrime mi ha raccontato che sono partiti tre giorni fa dalla Tunisia. A bordo c'erano anche donne e ragazzi".

Poi l'incidente: "Prima di raggiungere la costa, la barca si sarebbe quasi capovolta e alcuni migranti sarebbero finiti a mare. Il ragazzo mi ha raccontato che quelli caduti in acqua hanno cercato di aiutarsi tra di loro". Il giovane arrivato al ristorante sarebbe stato tra le persone cadute in acqua questa notte, ma sarebbe riuscito a raggiungere la riva a nuoto: "Lui ha bevuto acqua, non appena ha toccato terra si è girato verso il mare e sostiene di avere visto 15 corpi galleggiare".

Inizialmente si pensava che fossero solamente 18 le persone sopravvissute al naufragio. Mentre le ricerche continuano, si attende per definire i numeri delle ennesime morti in mare. Intanto, all'hotspot di Lampedusa ci sono 181 persone ospitate, e tra di loro non ci sono minori non accompagnati. Ieri con il traghetto per Porto Empedocle sono partite 200 persone, che saranno trasferite in altri centri.

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