Migranti in soccorso degli anziani, a Genova scatta il piano anti-caldo

Migranti impiegati come “angeli custodi” degli anziani in occasione della prevista ondata di caldo estiva in modo che possano avere sostegno pratico nelle normali attività quotidiane. È quanto prevede il "piano anti-caldo" messo a punto dal Comune di Genova che per quest'anno ha deciso di inserire anche alcuni richiedenti asilo nella task force chiamata a prevenire e fronteggiare le conseguenze dell'afa sui più anziani e soli. Il progetto, denominato “Aiuto anch’io!”, ha avuto via libera con una delibera approvata appositamente dalla giunta comunale del capoluogo ligure nell’ambito dell’operazione estate sicura e vedrà la partecipazione di almeno una quindicina tra richiedenti asilo e rifugiati ospitati in città che già hanno aderito all'iniziativa
Il piano redatto con l'Asl3 prevede che ognuno dei migranti formi una coppia con un altro volontario di associazioni e realtà operanti da tempo in città a favore della terza età e che insieme si occupino di aiutare gli anziani con azioni quotidiane come fare la spesa, aiutarli nello spostarsi e nella consegna di farmaci. Alcuni però opereranno anche nelle case di riposo e nei centri sociali per anziani sempre previo accorso tra enti gestori di centri Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e rete delle associazioni e dei soggetti del terzo settore che si occupano degli interventi sugli anziani.
La trovata però sembra non essere piaciuta alla Lega che in consiglio comunale si è scagliato contro la delibera approvata dalla giunta Bucci con lo slogan ‘prima gli italiani'. Secondo il capogruppo del Carroccio Lorella Fontana, infatti, "dare una corsia preferenziale a richiedenti asilo, che quindi non hanno ancora ottenuto un riconoscimento di status di rifugiato, è un grave errore, un atto di razzismo al contrario nei confronti dei tanti giovani e meno giovani genovesi disoccupati che potrebbero essere impiegati nell'assistenza dei nostri anziani durante la stagione estiva". Secondo la Lega ci sono migliaia di genovesi che "per stato di indigenza o disagio sociale vivono ai margini della