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Migranti, Danilo Toninelli: “Continueremo a salvare vite, ma ci sono 23 Paesi sul Mediterraneo, non può farlo solo l’Italia”

“L’Italia è sempre stata e rimane in prima linea quando si tratta di salvare vite umane. Ma così non si può andare avanti. La misura è colma. Non è accettabile che, su 23 Paesi che affacciano nel Mediterraneo, l’Italia sia l’unica a farsi carico di questa emergenza”, ha dichiarato il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli in relazione al caso Aquarius e al tema dell’accoglienza dei migranti da parte dell’Italia.
A cura di Charlotte Matteini
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Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, interviene nuovamente sul caso della nave Aquarius respinta dall'Italia la scorsa settimana e più in generale sulla questione relativa all'accoglienza dei migranti salvati nel Mar Mediterraneo: “La nostra Guardia Costiera ha risposto alle chiamate provenienti da quattro imbarcazioni e sta andando a recuperare circa 500 naufraghi nel mare libico. Nessuno può dire che ci sottraiamo alle nostre responsabilità. Men che meno che siamo razzisti o xenofobi", scrive Toninelli.

In sostanza, dalla dichiarazione del ministro Toninelli si evince la linea del governo Conte in materia di immigrazione: sì al salvataggio di persone in pericolo ma non può essere solo l'Italia a farsene carico, dunque l'Unione europea dovrà al più presto discutere del tema e chiedere agli Stati membri di intervenire per dare una mano al Belpaese: "L’Italia è sempre stata e rimane in prima linea quando si tratta di salvare vite umane. Ma così non si può andare avanti. La misura è colma. Non è accettabile che, su 23 Paesi che affacciano nel Mediterraneo, l’Italia sia l’unica a farsi carico di questa emergenza. Proprio mentre il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, discutono di politiche migratorie e si avverte già il segno di innovazione apportato dal nostro governo, le nostre grandi professionalità del mare vengono messe ancora una volta a dura prova e sottoposte a condizioni di stress per altissime ragioni umanitarie. Ora, dopo l’intervento della Spagna, aspettiamo un segnale forte dalla Ue”, spiega il ministro Toninelli in una nota diramata alla stampa.

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