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Migranti, 800 persone sulle navi di Open Arms e Humanity aspettano un porto da settimane

Le due navi hanno salvato centinaia di persone, tra cui decine di donne e bambini. Ma dopo settimane in mare, e oltre 18 richieste, nessuna delle due ha ancora avuto il permesso di sbarcare. Intanto le scorte finiscono e il maltempo si avvicina.
A cura di Luca Pons
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"Abbiamo già fatto 18 richieste", ma nessuno ha risposto. La ong tedesca Sos Humanity segnala la situazione della nave Humanity1, che ha a bordo 398 persone salvate nel Mediterraneo centrale: "Tra questi ci sono 55 minori di età inferiore ai 13 anni e 110 minori non accompagnati". Sono passate due settimane dal primo soccorso, sei giorni dall'ultimo. Ieri, due bambini di un anno e mezzo e uno di 4 mesi sono stati evacuati urgentemente per motivi medici: "Sono indeboliti a causa della situazione stressante e della mancanza di latte in polvere adatto. Le loro tre madri, esauste, non riescono ad allattare al seno". Ma tutti gli altri restano sulla nave, che si trova al largo delle coste siciliane.

A bordo della Humanity1 starebbero anche per esaurirsi le scorte di cibo e l'acqua potabile: "Le malattie infettive si diffondono più facilmente. Molti stanno diventando più deboli e soffrono di dolore, mal di testa e insonnia. Anche i membri dell'equipaggio sono malati", dice Sos Humanity. Intanto, il maltempo si avvicina.

L'equipaggio sta richiedendo un porto sicuro dove sbarcare immediatamente, e la legge sarebbe dalla loro parte: "Il diritto marittimo obbliga i centri di coordinamento ad assegnare immediatamente le persone soccorse a un luogo sicuro", spiega la ong. Finora, però, nessuno dei porti che hanno contattato ha dato una risposta positiva.

Intanto, anche la spagnola Open Arms Uno è in mare, a sud di Malta, in attesa di un porto. A bordo porta 402 persone, di cui la maggior parte sono state soccorse ieri all'alba. Il gruppo di 294 persone migranti era alla deriva, nel Mediterraneo centrale, da 4 giorni. Tra di loro c'erano anche 49 donne e 60 bambini. Il fondatore dell'ong Open Arms, Oscar Camps, ha spiegato che la situazione era critica: "Ancora un giorno e sarebbero morti. Per due giorni sono rimasti senza acqua, chiedendo aiuto", tanto che la ong ha registrato diversi casi di disidratazione. Nella notte di oggi, "a bordo di una nave molto precaria", sono state salvate altre 30 persone in acque internazionali, racconta Open Arms sui social.

Sulla nave dell'organizzazione spagnola ci sono 402 persone e il corpo senza vita di un uomo, recuperato nei giorni scorsi quando la nave ha soccorso 59 naufraghi, di cui 6 bambini, da una piattaforma petrolifera. Nel complesso, le due navi Humanity1 e Open Arms Uno portano a bordo 800 persone, tra cui minori non accompagnati, bambini con meno di 13 anni e donne incinta. Alcune di queste persone attendono da due settimane di poter lasciare la nave e scendere a terra, per ricevere i soccorsi necessari.

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